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Nuoro, oncologia sfrattata per creare reparto covid: malati si incatenano, la Regione ci ripensa

“Si vogliono creare posti letto di terapia intensiva per malati Covid, bene, ma proprio a discapito dei malati oncologici? Continuiamo a non capire,queste scelte, che ci espongono a maggior rischio” ha dichiarato la rappresentante dell’associazione “Vivere a colori” che ha organizzato a Nuoro la protesta.
A cura di Antonio Palma
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"Il reparto di oncologia non si tocca", con questo grido di battaglia diversi malati oncologici del Nuorese e i loro familiari si sono incatenati questa mattina davanti all'ospedale San Francesco di Nuoro per un ultimo disperato tentativo di fermare il ridimensionamento del reparto oncologico e il relativo "sfratto" dei malati per far posto a un nuovo reparto covid. Una protesta estrema a cui hanno partecipato circa  150 persone  e seguita da settimane di richieste e trattative inutili e che però alla fine sembra aver dato i suoi frutti. Proprio durante la protesta davanti alla struttura sanitaria , infatti, è arrivata la notizia le passo indietro della Regione Sardegna che ha deciso di rivedere i suoi piani. L'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, infatti ha firmato una delibera urgente per lasciare Oncologia nella sua sede attuale, al San Francesco.

Nel progetto della Regione Sardegna si prevedeva lo smantellamento del reparto oncologico dell'ospedale di Nuoro per destinarlo a eventuali futuri pazienti Covid, mentre l‘Oncologia sarebbe stata trasferita o all'unità ex Pediatria o al presidio ospedaliero Cesare Zonchello. Una scelta che aveva subito allarmato cittadini , associazioni e infine amministratori locali che hanno avviato una trattativa con l'assessorato regionale che però finora non aveva dato risultati. "Si vogliono creare posti letto di terapia intensiva per malati Covid, bene, ma proprio a discapito dei malati oncologici? Continuiamo a non capire,queste scelte, che ci espongono a maggior rischio" aveva dichiarato Marilena Pintore dell'associazione "Vivere a colori" che ha organizzato a Nuoro la protesta. "L'Oncologia non si tocca, ci rimane solo la lotta per la nostra salute e la combatteremo seriamente" avevano fatro sapere i malati riuniti n associazione. Infine il passo indietro che rimette tutto in discussione.

Al fianco dei malati oncologi del Nuorese del resto si erano schierate tutte le forze politiche locali e gli amministratori locali di ogni colore politico, medici e infermieri dell'ospedale San Francesco e persino i vertici nuoresi dell'Azienda sanitaria locale che avevano proposto una soluzione diversa alla regione andando contro gli stessi dettami imposti invece dal direttore dell'Ats dopo la riunione di martedì all'unità di crisi regionale. Lo stesso contrasto tra dirigenza ospedaliera e Ats aveva fatto ipotizzare l'allontanamento della dirigente locale poi smentito dall'Azienda Tutela salute. "La Direzione di Ats Sardegna sta lavorando in questi giorni ad una soluzione che contemperi le esigenze ed i bisogni di tutti i pazienti del territorio. Inoltre, è in corso il potenziamento dell’organico sia per le strutture territoriali che ospedaliere della ASSL di Nuoro."scrivo dal'Ats in una nota, aggiungendo: "L’Azienda resta a disposizione di pazienti, operatori  e istituzioni per un confronto, al quale non si è mai sottratto, al fine di trovare insieme soluzioni più consone che tutelino, in primo luogo, la salute dei cittadini”.

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