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Nicola Gratteri: “In Vaticano guerra di potere, Papa Francesco rischia”

Il magistrato, presentando il libro “Acqua Santissima. La Chiesa e la ‘ndrangheta”, ha detto: “Da cinque-sei mesi il Papa ha cambiato il suo tiro. Non parla più dell’organizzazione interna del Vaticano, ora parla dell’amore: abbracci, carezze e fotografie”.
A cura di Davide Falcioni
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Torna a parlare Nicola Gratteri, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria: lo fa intervenendo a "Trame 4, festival dei libri sulle mafie" in corso a Lamezia Terme. Stavolta il magistrato ha a lungo parlato di Papa Francesco, dicendo: "Il Papa rischia? Certamente. Il rischio c’è soprattutto quando in modo sistematico si porta avanti un progetto per deviare il corso di un fiume". Gratteri ha proseguito: "Così come rischia il magistrato, non quando arresta cinquanta persone perché questo è fisiologico, ma quando in modo sistematico non molla per vent’anni. Ma il Papa, dal mio punto di vista, rischiava soprattutto quando dopo il suo insediamento, nell’arco di una settimana-dieci giorni, considerati i tempi lentissimi della Chiesa, aveva messo in discussione tutto. Una rivoluzione: in Vaticano non era rimasta al suo posto nemmeno una sedia".

Nicola Gratteri: "Papa Francesco è cambiato: non parla più dell’organizzazione interna del Vaticano"

Nicola Gratteri, intervistato sul libro "Acqua Santissima. La Chiesa e la `ndrangheta", ha affermato: "Questo Papa aveva alzato il tiro cominciando a parlare di Ior, mettendo in discussione la necessità che lo Stato Vaticano dovesse avere una banca e facesse affari. Ma da cinque-sei mesi il Papa ha cambiato il suo tiro. Non parla più dell’organizzazione interna del Vaticano, ora parla dell’amore: abbracci, carezze e fotografie. Non parla più dell’architettura della Chiesa perché è un’operazione che si sta rivelando molto più rischiosa e difficile rispetto al momento in cui si era insediato".

Nicola Gratteri: "In Vaticano è in corso una sfida di potere che nulla ha a che vedere con i poveri"

E ancora, il procuratore ha aggiunto: "Prima sembrava una cosa facile, sembrava che presto avremmo visto una rivoluzione. Ma si vede che i lavori in corso hanno trovato roccia viva, granito. In Vaticano è in corso una sfida di potere che nulla ha a che vedere con i poveri, col credo, con la religione o con la carezza agli ultimi. È un gioco di potere vero, di potere reale".

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