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I funerali di Mirko, ucciso per difendere la mamma dall’ex: i compagni di classe sfilano in suo onore

Si sono tenuti oggi i funerali del giovane Mirko Farci, il 19enne ucciso a Tortolì nel tentativo di difendere la madre dalle coltellate dell’ex. In suo onore i compagni di scuola hanno sfilato per le strade legati l’uno all’altro da un nastro bianco simbolico. I ragazzi si sono poi riuniti davanti all’abitazione teatro della tragedia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nel silenzio surreale delle strade di Tortolì, scandito solo dalle campane, si è celebrato il funerale del 19enne Mirko Farci, morto nella giornata di martedì nel tentativo di proteggere la madre dalle coltellate dell'ex compagno. Paola Piras è ancora in ospedale dopo una lunga operazione chirurgica salvavita durata quattro ore. Tutti coloro che conoscevano Mirko, invece, si sono radunati per le strade cittadine per porgere un ultimo saluto. I ragazzi della sua scuola hanno sfilato per le strade legati l'uno all'altro da un nastro bianco simbolico. Con loro anche tante persone che quel 19enne non lo avevano mai incontrato. L'intera comunità ormai sente di conoscerlo come un figlio: la sua storia ha destato incredibile commozione nei cittadini. Al momento dell'arresto del suo assassino, il 29enne Masih Sahahid, in diversi si sono radunati nei pressi della caserma dei carabinieri per sfogare la rabbia.

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La giornata di oggi, però, è stata esclusivamente all'insegna del silenzio e del dolore. I compagni di classe di Mirko hanno sfilato fino all'abitazione luogo della tragedia. Il ragazzo avrebbe dovuto diplomarsi tra qualche mese come chef presso l'Istituto alberghiero Ianas. Sognava di riscattare la famiglia con l'impegno e il duro lavoro. Era cresciuto in fretta per occuparsi dei suoi fratellini e della mamma alla quale era molto legato. "Mirko era un ragazzo gentile ed empatico – raccontano i compagni di scuola -. Aveva un profondo senso di giustizia e quello che gli è accaduto è doppiamente doloroso. Non era solo un ragazzo di 20 anni: è anche un eroe".

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Gli amici hanno sfilato con un cartello sul petto recante la scritta "Codice Rosso". Si sono posizionati nel mezzo della carreggiata, legati l'uno all'altro con del nastro bianco. Ad accompagnarli ai lati della strada, due ali di folla silenziosa. Davanti alla "sua panchina", quella poco lontano dall'abitazione nella quale viveva con la famiglia, spuntano dei palloncini colorati. Presente anche la Giunta comunale che ha decretato per la giornata di oggi il lutto cittadino.

La medaglia al valor civile

Una medaglia al valor civile per il suo gesto eroico. Questa è la proposta del presidente della Regione, Christian Solinas. La richiesta sarà inoltrata al Capo dello Stato Sergio Mattarella. "Quello che ha fatto Mirko è esempio di generosità, rispetto e amore spinto fino al sacrificio – ha dichiarato Solinas dopo i funerali -.Le tenebre della violenza e dell'odio sono illuminate dalla nobiltà di un 19enne buono e giusto, amato dall'intera comunità per la sua dolcezza e la sua capacità di donarsi agli altri". Secondo Solinas dunque è giusto che le istituzioni riconoscano al 19enne una medaglia al valor civile per lanciare un segnale contro le violenze sui più deboli.

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