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Milano, ucciso un operaio 38enne. E’ giallo

Secondo gli investigatori è stata un’esecuzione e si attendono i risultati dei primi rilievi tecnici per scegliere una pista. Al momento nessuna traccia nel passato della vittima.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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Carabinieri

E' avvolta nel mistero l'uccisione di ieri notte di un operaio edile nel quartiere residenziale di San Giuliano Milanese. Il 38enne è stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco che l'hanno colpito ad una gamba, alla schiena e alla testa. Una vera e propria esecuzione ai danni di un giovane incensurato che non aveva mai avuto contatti di nessun tipo con la malavita. Eppure i sicari sono entrati in azione con modalità che lasciano pochi dubbi sulla matrice dell'omicidio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno conducendo le indagini su delega della locale procura. A ventiquattro ore dall'omicidio sono molte le zone d'ombra che avvolgono l'esecuzione nella cittadina dell'hinterland milanese. L'omicidio è avvenuto nella frazione di Zivido in via dei Mille, poco dopo le 21. Accorsi sul posto i militari hanno trovato un coltellino accanto al corpo della vittima che però non è stato utilizzato.

Difficile capire se doveva essere uno strumento di difesa del 38enne o è stato lasciato lì dai killer. A sparare è stata una sola arma e quindi un solo sicario ha premuto il grilletto anche se non è chiaro se abbia agito da solo. Una mano esperta comunque visto che sul posto non sono stati rinvenuti i bossoli dei proiettili esplosi, forse sono stati raccolti o addirittura non sono stati fatti cadere, anche se dalle ferite riportate la pistola utilizzata è di piccolo calibro.

Non c'è niente nella vita di Luca Saverio Verracina, questo il nome del giovane operaio senza ombre nel proprio passato, che possa giustificare un gesto del genere. I militari per la modalità dell'esecuzione hanno anche subito escluso la pista della rapina o della lite finita in tragedia. Nessun testimone dell'accaduto, i primi a dare l'allarme sono stati i vicini che l'hanno trovato in una pozza di sangue. Il giovane è morto sul corpo e sono stati inutili i soccorsi.

Verracina era sposato e padre di un bimbo che frequenta le elementari. La moglie, appresa la notizia è stata colta da un malore. Continuano comunque senza sosta gli approfondimenti degli investigatori per dare un movente ed un colpevole al delitto. Fondamentali saranno i risultati derivanti dai primi rilievi tecnici effettuati.

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