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Meteo 2021, le tendenze di Giuliacci: “Ondata di freddo e neve nei primi 15 giorni di gennaio”

Come sarà l’inizio del 2021 dal punto di vista meteorologico? Fanpage.it lo ha chiesto al colonnello Mario Giuliacci, che ha spiegato modelli e tendenze per i primi 15 giorni del mese di gennaio: “Ci sarà una grande ondata di freddo, che si intensificherà a partire dal 9 complice l’arrivo di aria gelida dal Circolo Polare Artico. Ci sarà neve anche in pianura al Nord e piogge abbondanti sulle regioni del Centro Sud, in particolare su quelle tirreniche”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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"Nei primi 15 giorni di gennaio 2021 ci sarà una grande ondata di freddo, che si intensificherà a partire dal 9 complice l'arrivo di aria gelida dal Circolo Polare Artico". Parola del colonnello Mario Giuliacci che a Fanpage.it ha fatto il punto su previsioni e tendenze meteo in Italia nelle prime due settimane dell'anno nuovo. Le quali, tuttavia, non saranno molto diverse dalle ultime del 2020, in particolare rispetto ai giorni che hanno succeduto il Natale. Secondo l'esperto, infatti, già da domani, venerdì 1 gennaio, Capodanno, ci saranno abbondanti nevicate sulle regioni alpine ed anche in pianura fino al 95% in particolare su Piemonte e Lombardia.

"Mentre al Nord la neve la farà a padrona, con fiocchi abbondanti già da domani sulle regioni alpine ma anche su quelle appenniniche, come l'Emilia Romagna, con accumuli che potrebbero superare i dieci centimetri, al Centro Sud, ed in particolare sulle regioni tirreniche – ha spiegato Giuliacci – ci saranno temperature leggermente più alte ma molta pioggia. Ci saranno fino all'8 gennaio precipitazioni tutti i giorni". Occhi puntati soprattutto su LiguriaToscanaLazio, Sardegna Campania dove sono attesi temporali anche di forte intensità.

E la situazione non è destinata a migliorare nei giorni successivi. Secondo l'esperto, infatti, intorno al 9 gennaio "il freddo raggiungerà l'Europa centrale e scenderà pian piano verso l'Italia portando un'ondata di gelo molto rigida, come mai era successo dall'inizio dell'inverno. Questo fenomeno è dovuto al surriscaldamento di circa 30 gradi della stratosfera polare, fenomeno che gli esperti chiamano stratwarming e che provoca a sua volta una proiezione dell'aria gelida del Circolo Polare Artico sul versante opposto, quindi verso il Vecchio Continente. Almeno fino al 15 gennaio ne vedremo delle belle".

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