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Macerata, sesso con l’amichetto della figlia 14enne. Indagata mamma 40enne

Lei 40 anni, lui 14: la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per la donna. Nel mirino degli inquirenti anche messaggi erotici in chat e il riferimento a sostanze stupefacenti. Una vicenda contorta e sulla quale ancora si sta indagando per fare luce.
A cura di Biagio Chiariello
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Alcol e droga a un 14enne amico della figlia, poi sesso. Sono gravi le accuse alle quali deve rispondere una 40enne di Potenza Picena, in provincia di Macerata, indagata per violenza sessuale e detenzione di stupefacenti. Nella sua casa, dove viveva con il marito e la figlia minorenne, si sarebbero consumati dei rapporti sessuali con l’amichetto della ragazzina. La vicenda, che presenta molti aspetti ancora da chiarire, risale al 2014 e sarebbe proseguita fino al 2015.
Il 14enne della provincia di Macerata, andava spesso a trovare l’amica, coetanea. Si intrattiene spesso in quella casa ed ad un certo punto inizia ad accadere qualcosa di torbido. L’adolescente si sarebbe ritrovato coinvolto ad avere rapporti sessuali con la mamma 40enne dell’amica. L’avrebbe raccontato lui stesso alla propria madre, la quale, non appena appreso quanto stava accadendo, è andata a denunciare i fatti.  I rapporti sarebbero ripetuti, in molte occasioni, in un arco di tempo di sette, otto mesi.

Con la denuncia scatta anche la perquisizione nell’abitazione della quarantenne: gli inquirenti però non trovano riscontri per quanto riguarda la sostanza stupefacente. Emergono invece alcuni messaggi inviati nelle chat tra la donna e il ragazzino. Alcuni di questi, piuttosto espliciti, farebbero riferimento ai rapporti sessuali intrattenuti; in altri, addirittura, si parlerebbe di orge che vedrebbero coinvolti altri minorenni. Uno scenario a cui va aggiunto l’elemento droga: nelle conversazioni si legge: “Andiamo a comprare Maria”, e altre frasi simili, che farebbero riferimento nemmeno tanto implicito alla marijuana.

Una storia sicuramente ancora da chiarire, sulla quale si sta cercando di gettare luce e che, adesso, finirà in tribunale. Per i primi di ottobre è, infatti, attesa l’udienza preliminare.

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