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Livorno, il video del carabiniere che dà un calcio in testa a un ragazzo arrestato. L’Arma: “Trasferito”

Un ragazzo fermato per il furto di un paio di cuffiette e di cibo per cani è stato colpito con un violento calcio alla testa da un carabiniere: il giovane era già immobilizzato e inoffensivo.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo Milano, Livorno. Dopo la Polizia Locale del capoluogo meneghino, anche i carabinieri della città toscana si sono resi protagonisti di un abuso della forza nei confronti di una persona già fermata e immobilizzata a terra, dunque resa inoffensiva. E la scena, anche in questo caso, è stata ripresa con degli smartphone da dei testimoni.

Le immagini mostrano chiaramente un carabiniere che sferra un calcio in pieno volto a un giovane. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima della violenza poco prima aveva rubato delle cuffie per il cellulare e del cibo per cani. Dopo essere fuggito, alla vista dei militari, che lo hanno individuato subito dopo il fatto, il ragazzo non si è fermato e ha continuato a scappare, ignorando l'alt. "Raggiunto da uno dei due militari – prosegue una nota dei carabinieri – ha continuato ad opporsi con veemenza al tentativo di arresto colpendo anche il carabiniere che nel frattempo aveva richiesto l'intervento del compagno di pattuglia. È quest'ultimo che una volta raggiunti i due, già a terra, ha sferrato il calcio che ha colpito al volto addirittura prima lo stesso collega e poi il giovane". Nel video diffuso dalla pagina Welcome To Favelas si sente anche il ragazzo gridare "così no, mi state trattando male" e chiedere di lasciare la presa, dicendo di essere disposto a seguirli senza opporre resistenza.

L'Arma: "Giudicheremo il carabiniere con il massimo rigore"

L’Arma dei Carabinieri, interpellata da LaPresse ha affermato che "tale condotta non è assolutamente in linea con i valori dell’Arma. Il comportamento del militare verrà giudicato immediatamente con il massimo rigore sotto ogni aspetto, a partire dal trasferimento istantaneo ad un incarico non operativo".

Nel frattempo a Milano la Procura ha aperto un'inchiesta nei confronti dei quattro agenti della Polizia Locale di Milano che ieri hanno picchiato con i manganelli A.M., una donna transgender di 41 anni. Il video del pestaggio, girato di fronte al plesso scolastico di Parco Trotter e ben presto diventato virale, ha consentito l’apertura di un fascicolo per lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione. La pm che indaga è Tiziana Siciliano.

Anche la Polizia Locale ha aperto un'indagine interna, mentre la donna è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale. La 41enne cittadina brasiliana ha precedenti specifici che risalgono al 2010. Gli agenti, nel frattempo, hanno affermato di aver agito con violenza per difendersi, sebbene non sia affatto chiaro – almeno dalle immagini circolate – quale minaccia rappresentasse la donna fermata. Nella loro relazione ufficiale non ci sono cenni ai calci inferti, alle bastonate e all’uso dello spray al peperoncino. I quattro sono stati nel frattempo destinati a lavoro d’ufficio e tolti dalla strada.

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