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Lecce, bimbo nasce morto. Un mese fa la madre perdeva sangue, ma per i medici stava bene

Una donna di 31 anni in provincia di Lecce ha partorito un bambino che alla nascita era già morto. Un mese prima, a seguito di alcune perdite di sangue, si è presentata all’ospedale Vito Fazzi, dove il ginecologo che l’ha visitata non ha trovato alcun problema. Lo specialista che ha seguito la donna non le ha dato priorità, posticipando i controlli. L’autopsia farò chiarezza sulle cause del decesso. I genitori senza parole.
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Ha partorito a Lecce il 29 settembre, ma il bimbo è nato morto. Un mese prima la donna era andata in ospedale per delle perdite di sangue ma i medici le avevano detto di non preoccuparsi. Due ginecologi sono accusati di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario mentre ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo del piccolo.

È successo in provincia di Lecce 10 giorni fa. Una donna di 31 anni, incinta, a seguito di forti contrazioni, si è recata nel reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Vito Fazzi, nel capoluogo della provincia. Pronta a dare alla luce il bimbo, ha scoperto l'orrore: il bimbo appena nato era morto. I dolori fortissimi, le visite tra cui un tracciato, dal quale è venuto fuori che il battito del bambino non c’era più. I medici hanno operato d’urgenza la donna e il bambino è venuto alla luce intorno alle 22.00 dello stesso giorno.

Il 5 settembre la donna si era presentata nel reparto dello stesso ospedale perché aveva avuto delle perdite ematiche. Presa dal forte spavento si era fatta visitare dal ginecologo di turno, che l’ha tranquillizzata, le ha prescritto una terapia e l’ha fatta tornare nella sua casa di Strudà, in provincia di Lecce. La donna, insieme al compagno di 40 anni, ha contattato il medico specialista che l’ha assistita per tutta la durata della gravidanza, ma anche questa le aveva detto che andava tutto bene, fissandole una visita a fine settembre. Il 29 dello stesso mese, però, il bimbo è nato morto.

Nel pomeriggio di ieri, 7 ottobre, infine, è stato effettuato l’esame autoptico sul corpo del bambino che farà chiarezza sulle cause del decesso. Il legale della famiglia, l’avvocato Ivan Feola, ha dichiarato che il bambino potrebbe essere morto già tre giorni prima del parto. Per avere questa certezza bisognerà aspettare altri 60 giorni, quando Pantaleo Greco, professore presso la clinica di Ostetricia dell’Università di Ferrara, darà l’esito dell’autopsia. Il ginecologo che dall’ospedale Vito Fazzi ha mandato a casa la donna a inizio settembre, insieme allo specialista che ha seguito la signora durante la gravidanza, sono accusati di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Oggi si sono svolti i funerali del bambino. Una cerimonia strettamente riservata a cui hanno partecipato solo i familiari. Distrutti dal dolore, oggi i genitori non hanno niente da dire.

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