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Incinta, litiga con una donna, prende un calcio e perde il bimbo: arrestata per omicidio colposo

Marshae Jones, 27 anni, è stata incriminata per la morte del bimbo che portava in grembo. Sarebbe stata lei a scagliarsi ripetutamente contro Ebony Jemison, 23 anni, lo scorso dicembre fuori da un negozio in Alabama. Ha preso un calcio nello stomaco che ha finito per fargli perdere il bimbo. Per il giudice, il decesso del piccolo è stato causato dalle sue azioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Ebony Jemison (sinistra) e Marshae Jones
Ebony Jemison (sinistra) e Marshae Jones

Una donna è stata incriminata per la morte del bambino che portava in grembo dopo essere stata coinvolta in una rissa. Marshae Jones, 27 anni, è stata colpita allo stomaco da Ebony Jemison, 23 anni, mentre era incinta di cinque mesi nel dicembre 2018. Tuttavia, poiché è stata la Jones ad iniziare la lite e a continuare a scagliarsi contro la Jemison una giuria di Birmingham, Alabama, ha stabilito che sarà incriminata per la morte del nascituro. Il tenente della polizia di Grove, Danny Reid, ha dichiarato: "L'inchiesta ha dimostrato che l'unica vera vittima in questo era il bimbo. La madre ha iniziato e ha continuato fino a portare alla alla morte del suo bambino non ancora nato”.

“Quando una donna incinta di cinque mesi inizia una rissa e attacca un'altra persona, ritengo che una certa responsabilità ricada su di lei in merito a qualsiasi lesione al suo nascituro” ha aggiunto Reid. “Quel bambino dipende da sua madre e lei dovrebbe solo evitare eventuali problemi e non dovrebbe cercare inutili alterchi fisici” ha spiegato ancora l’agente. La lite è avvenuta al di fuori di un negozio del Dollar General il 4 dicembre alle 12.00 circa. Quando è arrivata la polizia, Jones era già stata portata in ospedale e gli sforzi per salvare il bambino sono risultati tutti inutili. La 27enne è stata poi trasferita in una prigione della contea di Jefferson mercoledì sera. Deve rispondere di omicidio colposo. La cauzione è stata fissata a $ 50.000. La 23enne è stata invece scagionata, nonostante abbia anche esploso dei colpi con un’arma da fuoco. Secondo la polizia stava solo difendendo quello che poi si è rivelato essere il padre del bambino.

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