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Incidente Sciacca, auto vola giù dal viadotto Bagni: morto il medico Mauro Granata

Grave incidente stradale domenica a Sciacca in cui ha perso la vita Mauro Granata, medico anestesista di 44 anni in servizio all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. Per cause ancora da accertare la sua Mercedes ha sfondato il muretto del ponte che sovrasta il torrente Bagni precipitando nella zona sottostante dopo un volo di una ventina di metri.
A cura di Susanna Picone
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Un grave incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di domenica nell’Agrigentino, alle porte di Sciacca. Un uomo di 44 anni ha perso la vita. Si tratta di un medico anestesista di Canicattì noto nella zona: Mauro Granata aveva 44 anni. Secondo una prima ricostruzione, per cause ancora da accertare il medico è precipitato con la sua Mercedes dal ponte che sovrasta il torrente Bagni, all'ingresso di Sciacca. Un volo di una ventina di metri dal viadotto che non gli ha lasciato scampo. Il medico è morto sul colpo dopo l’incidente. Le operazioni di soccorso sono state lunghe e difficili e solo in serata i soccorritori hanno raggiunto il veicolo. A quel punto hanno potuto recuperare il corpo di Mauro Granata, che era alla guida dell’auto e viaggiava da solo. Sul posto oltre ai vigili del fuoco sono arrivati anche un’ambulanza e un elicottero del servizio 118. La salma del medico è stata portata nella camera mortuaria di Sciacca.

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi anche sui social nel momento in cui si è diffusa la notizia dell’incidente stradale e della morte del medico molto noto a Canicattì, dove prestava servizio all'ospedale "Barone Lombardo". “Apprendiamo costernati la triste notizia del decesso del nostro concittadino, il medico Mauro Granata a seguito di un gravissimo incidente stradale. Ci facciamo portavoce di una comunità sbigottita dalla triste notizie e ci uniamo al dolore della famiglia per la gravissima perdita”, ha scritto il sindaco Ettore Di Ventura. “Sono orgoglioso di aver lavorato assieme a te ed essere stato tuo amico, Dott.Granata, come  ti chiamavo in ospedale per rispetto al tuo importante ruolo di anestesista e rianimatore e Mauro quando ci incontravamo fuori. Riposa in pace amico mio”, il ricordo di un collega.

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