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Incidente Bolzano, a uccidere Irina e Miriam un guasto ai freni o un animale

Continuano le indagini sull’incidente verificatosi martedì scorso nei pressi di Bolzano in cui hanno pero la vita Miriam Volgger,17 anni, e Irina Senn, 19, mentre tornavano da lavoro. L’auto sulla quale viaggiavano è uscita di strada ed è finita in una scarpata. A causare la tragedia forse un guasto ai freni o il passaggio di un animale. Fondamentale sarà la testimonianza delle due sopravvissute.
A cura di Ida Artiaco
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La comunità locale di Recines è ancora sotto choc per l'incidente verificatosi nei giorni scorsi in cui due amiche sono morte. Miriam Volgger, 17 anni, e Irina Senn, 19, stavano tornando dal loro turno di lavoro nella malga Aglsbodenalm quando l'auto sulla quale viaggiavano, un piccolo fuoristrada, è uscita di strada finendo in una scarpata e facendo un volo di oltre cento metri. Altre due ragazze che erano nella vettura sono rimaste ferite, ma non sono in pericolo di vita.

Mentre continuano le indagini delle forze dell'ordine su quanto accaduto, le piste più seguite pare siano quelle di un guasto ai freni o la presenza di un animale, un cervo o un lupo, che potrebbe aver attraversato quella strada all'improvviso, spiazzando Monika, la giovane che era al volante e che è sopravvissuta, così come una 41enne di Matera che è ricoverata in gravi condizioni ma dovrebbe riprendersi presto. Le loro testimonianze saranno fondamentali ai fini dell'indagini per chiarire la dinamica dell'incidente.

"Abbiamo perso la nostra migliore gioventù", è stato il commento del sindaco di Racines, Sebastian Helfer. Sul luogo dell’incidente, sul ciglio della strada forestale, sono comparsi due lumini rossi, qualcuno ha anche lasciato un fiore e un lenzuolo bianco per ricordare le due ragazze. Irina si era da poco diplomata al liceo linguistico di Vipiteno, aveva una passione per la moda e i viaggi e per questo avrebbe voluto iscriversi alla facoltà di Lingue. L’altra vittima, Miriam, era figlia di una famiglia di albergatori titolari del Plunhof di Ridanna. Come da tradizione, era andata ad imparare il mestiere in un rifugio in attesa di subentrare nell’azienda di famiglia.

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