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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Ilaria Cucchi ha querelato Matteo Salvini per diffamazione

La sorella di Stefano Cucchi ha depositato questa mattina la querela alla Procura della Repubblica di Roma. Matteo Salvini è stato denunciato per diffamazione, per aver messo in relazione la morte d Stefano Cucchi con l’assunzione di droga e non – come dimostrato in un processo – con un pestaggio da parte dei carabinieri.
A cura di Davide Falcioni
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Ilaria Cucchi ha querelato Matteo Salvini. Ad annunciarlo è stata stamattina la sorella di Stefano pubblicando sul suo profilo Facebook le immagini degli atti della denuncia. L'ex Ministro degli Interni è stato querelato per diffamazione ai sensi dell'articolo 595 del Codice Penale. A poche ore dalla sentenza di condanna per omicidio preterintenzionale ai carabinieri  Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro Salvini commentò: "Questa è la dimostrazione che la droga fa male". Mise cioè il relazione la morte di Cucchi con l'assunzione di droga e non invece con il pestaggio subito.

Matteo Salvini sulla morte di Stefano Cucchi: "La droga fa male"

Ilaria Cucchi aveva annunciato la querela nei confronti di Matteo Salvini all'indomani delle dichiarazioni del segretario della Lega che, commentando a Fanpage.it la condanna per omicidio preterintenzionale ai carabinieri che hanno ucciso Stefano Cucchi, non solo non si era scusato per le frasi pronunciate in passato ma aveva dichiarato: "Questo dimostra che la droga fa male", mettendo in relazione il decesso del ragazzo con le sostanze stupefacenti e non invece, come dimostrato in un processo, con un pestaggio. "Sono vicinissimo alla famiglia, la sorella l’ho invitata al Viminale. Se qualcuno ha usato violenza ha sbagliato e pagherà. Questo testimonia che la droga fa male, sempre e comunque. E io combatto la droga in ogni piazza", aveva detto Salvini. Ilaria Cucchi aveva poi fatto sapere che con il suo legale e compagno Fabio Anselmo stava valutando l'ipotesi di querela nei confronti dell'ex ministro dell'Interno.

Ilaria Cucchi: "Querelo Salvini, lo devo a mia madre e a mio padre"

Quattro giorni fa Ilaria Cucchi aveva preannunciato la querela con un post su Facebook: "Immagino che questo post verrà oscurato da Facebook (come effettivamente sarebbe avvenuto) perché idoneo ad urtare la sensibilità di qualcuno mentre, viceversa, non vengono oscurati tutti i commenti ed i post di insulti e minacce e falsità che, molto bene organizzati, sono comparsi sui social dopo la presa di posizione pubblica dell’ex Ministro dell’Interno" spiega Ilaria Cucchi. "Lo devo a mia madre che, pur estremamente sofferente, ha trascorso tutta la giornata del 14 novembre scorso in attesa di una sentenza che ci rendesse giustizia. Lo devo a mio padre la cui fiducia nello Stato ha fatto sì che compisse il sacrificio più pesante che si potesse chiedergli: denunciare il proprio figlio, da morto e dopo averlo visto in queste terribili condizioni, per la sostanza stupefacente trovata a casa sua".

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Salvini: "Ilaria Cucchi mi querela? Sono tranquillissimo"

A stretto giro era arrivata la replica di Salvini: "Dopo Carola Rackete, mi querela la signora Cucchi? Nessun problema, sono tranquillissimo". "Dopo le minacce di morte dei Casamonica e i proiettili in busta, non è certo una querela a mettermi paura. Spero che il Parlamento approvi subito la legge ‘droga zero' proposta dalla Lega, per togliere per sempre ogni tipo di droga dalle strade delle nostre città", ha concluso Salvini.

Omicidio Stefano Cucchi, condannati a 12 anni i carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro

Otto giorni fa la Corte D'Assise di Roma ha condannato in primo grado omicidio preterintenzionale a 12 anni i due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro. Sono state le loro violenze, secondo i giudici, a causare la morte di Stefano Cucchi. La sentenza è arrivata dopo oltre dieci anni di depistaggi.

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