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Covid 19

Il vaccino AstraZeneca contro il Covid è efficace al 76%

La risposta della casa farmaceutica anglosvedese arriva dopo i dubbi di “obsolescenza” riferiti agli studi clinici sul siero anti-Covid. I nuovi dati mostrano quindi che il vaccino contro il coronavirus è meno efficace dell’analisi precedente: era il 22 marzo e si era parlato di un 79% di efficacia.
A cura di Biagio Chiariello
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Il vaccino Astrazeneca contro il Covid 19 sarebbe efficace al 76% nell'arresto della malattia sintomatica e al 100% nel prevenire l'infezione grave. Questo almeno secondo i dati presentati dall'azienda farmaceutica anglosvedese al Data Safety Monitoring Board in merito ai risultati arrivati dagli Stati Uniti, esaminando l'utilità e la sicurezza del vaccino su 32.449 volontari reclutati negli USA, in Cile e in Perù. I dati sono "in linea con l'analisi ad interim e confermano che il vaccino è efficace negli adulti, inclusi gli over 65", afferma AstraZeneca ribadendo l'intenzione di presentare la richiesta per l'autorizzazione di emergenza alla Fda.

I dubbi sull'obsolescenza degli studi

La risposta della casa farmaceutica arriva dopo i dubbi di "obsolescenza" riferiti agli studi clinici, avanzati dalla principale agenzia statunitense sulle malattie infettive guidata da Anthony Fauci. Il consiglio di monitoraggio, aveva reso noto in un comunicato l'Istituto nazionale per le malattie infettive e le allergie, aveva "espresso la preoccupazione che AstraZeneca possa avere incluso informazioni obsolete da quello studio, che potrebbero avere fornito una visione incompleta dei dati sull'efficacia" del suo vaccino. AstraZeneca si era quindi impegnata a fornire dati più aggiornati di quelli presentati, che risalivano a prima del 17 febbraio.

Le polemiche sul vaccino Astrazeneca

I nuovi dati sul vaccino AstraZeneca mostrano quindi che il siero anti-Covid è meno efficace dell'analisi precedente: era il 22 marzo e si era parlato di un 79% di efficacia. Ancora tensioni dunque sui vaccini sviluppati dall'Università di Oxford. Neanche 24 ore fa era esploso il caso dello stock di 29 milioni di dosi occultate ad Anagni, nello stabilimento della Catalent, delle quali l’Ue non era a conoscenza. Il ministro Speranza ha quindi inviato un'ispezione dei Nas. I lotti ispezionati sono risultati destinati al Belgio. Immediate le polemiche, ridimensionate in parte dalle dichiarazioni del premier Draghi: I lotti "sono partiti per il Belgio, alla casa madre. Da dove andranno da lì non so. Intanto la sorveglianza continua per quelli rimanenti".

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