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Il miracolo del bimbo nato con due teste: ora parla, sorride e cammina

Santiago oggi ha un anno ed è stato ribattezzato “il miracolo dei Cappuccini”. Il bimbo siciliano è stato operato il 7 novembre 2019 al Bambin Gesù di Roma. Alla nascita aveva un enorme rigonfiamento attaccato alla nuca e poche chance di sopravvivere. Ma i genitori volevano a tutti costi che il loro piccolo avesse una vita normale. “Non bisogna mai smettere di sperare” è il messaggio di mamma Martina.
A cura di Biagio Chiariello
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Un neonato con due teste, nessuno pensava che ce l’avrebbe fatta. Eppure la madre è si ostinata a volerlo vedere crescere nonostante quell’enorme rigonfiamento attaccato alla nuca, una malformazione rarissima, che secondo i medici ne avrebbe precluso quasi certamente la sopravvivenza. Invece Santiago oggi ha un anno. Parla, sorride, gattona, dice le prime parole. Grazie ad una colletta e il volo di elicottero con medici e operatori donato dalla Regione, il bimbo siciliano è stato portato al Bambin Gesù dove viene operato. Qui la sua "seconda testa" è stata eliminata grazie a un intervento che sa veramente di eccezionalità. La sua storia è stata riportata dalla Gazzetta di Sicilia.

Santiago è ribattezzato “il miracolo dei Cappuccini” dal nome del gruppo di preghiera che ha sostenuto la famiglia e approntato una gara di solidarietà per far sì che quel bimbo vivesse. “Abbiamo chiamato tutti gli ospedali pediatrici specializzati d’Italia – racconta Sergio Orlando, responsabile del gruppo religioso Madonna di Luce – e abbiamo trovato la disponibilità del Bambin Gesù ma il problema era raccogliere i 70 mila euro che servivano al viaggio in elicottero e alla permanenza dei genitori nei giorni dell’intervento”. Sono riusciti a metterne insieme diecimila, poi gli appelli social e sopratutto la regione Sicilia hanno fatto il resto.

Era il 7 novembre 2019, un anno fa. Lei, la madre, Martina sapeva già che quel figlio sarebbe nato con una malformazione gravissima. Scientificamente si parla di encefalocele: cioè la fuoriuscita di tessuto celebrale e meningeo a causa di una malformazione congenita del cranio, conseguente a una saldatura incompleta delle ossa. Il materiale celebrale va a formare quella che appare come una seconda testa. “Con mio marito Maurizio non abbiamo mai avuto dubbi – racconta Martina – lo avremmo fatto nascere e accolto. I medici mi avevano detto chiaramente che c’erano poche possibilità che sarebbe sopravvissuto, mi hanno pure fatto firmare un documento in cui autorizzavo le cure compassionevoli”.

La “seconda testa” è stata rimossa e il liquido ricomposto nel cranio. Spesso l’operazione non ha l’esito atteso. E invece stavolta è andata bene, oltre ogni attesa, e adesso Santiago cresce nella sua normalità. “Non bisogna mai smettere di sperare” è il messaggio di mamma Martina.

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