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“Hai roba fresca? Ci sono nuove ragazze?”, imprenditore arrestato per i festini con minorenni e droga

L’agente immobiliare, in passato gestore di un noto locale a Bologna, è ai domiciliari per spaccio e favoreggiamento della prostituzione; è indagato anche per il decesso di un tennista, avvenuto nel 2017.
A cura di Biagio Chiariello
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 "Hai roba fresca, new entry?", cioè ragazze nuove da introdurre nel giro. E un altro gli chiedeva: "arriva in città mio fratello, voglio fargli un regalo…" Lui, S.M., 46 anni, agente immobiliare, imprenditore e organizzatore di eventi, metteva in contatto domanda e offerta, procurando ad amici e ricchi conoscenti giovani, anche minorenni, pronte a prostituirsi. In passato gestore di un noto locale a Bologna, indagato nell’inchiesta Villa Inferno bis del pm Stefano Dambruoso e dei carabinieri, ora è finito ieri agli arresti domiciliari. Il sostituto procuratore aveva chiesto il carcere. Deve rispondere di spaccio e induzione alla prostituzione. C'è poi un'altra inchiesta per la quale è accusato di minacce, violenza privata e intralcio alla giustizia: lo scorso ottobre ha aggredito verbalmente una delle donne che lo aveva denunciato, cacciandola di fatto da un ristorante di via San Vitale.

Il giro dei festini a base di sesso e droga

A mettere nei guai il 46enne, sono state le dichiarazioni di una testimone che ha fornito nomi e circostanze di quelle serate e cene nelle quali, sullo sfondo, c'erano sesso e coca. Ulteriori conferme alle accuse sono arrivate da intercettazioni e testimonianze di alcuni dei partecipanti agli ‘eventi' e delle ragazze attratte da benefit o dalla possibilità di prostituirsi. Stando a quanto trapelato, l'uomo diceva alle ragazze di sedersi ai tavoli e bere con gli uomini facoltosi che volevano divertirsi. "Lui sapeva che dovevo lavorare perché ho una figlia", racconta una delle donne che ha testimoniato. Poi le serate si spostavano fuori dai locali e finivano nelle case. "Gli ho chiesto di procurarci delle ragazze per avere rapporti", è il racconto di un partecipante alle feste esclusive. "Vai da lui, vedi se ha due prostitute". In quanto alla droga, vengono contestate singole cessioni di pochi grammi di cocaina e consumi collettivi.

Accusato della morte di un noto tennista

L'agente risponde di spaccio e morte come conseguenza di altro reato per il decesso di uno noto tennista bolognese di 55 anni avvenuto nel 2017. L'ipotesi si basa su testimonianze secondo le quali il 46enne avrebbe ceduto la cocaina allo sportivo, anche se nessuno ha visto direttamente la presunta compravendita. "La misura è sicuramente eccessiva rispetto all'esiguità dei fatti. Presenterò ricorso al tribunale del Riesame per chiedere l'annullamento dell'ordinanza" , dice l'avvocato Matteo Murgo, che lo difende.

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