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Ha ucciso la madre a pugni: condannato a 4 anni di carcere per omicidio preterintenzionale

Un uomo di 55 anni di Foligno è stato condannato a quattro anni di carcere per omicidio preterintenzionale per aver ucciso a pugni la madre di 77 anni. I fatti risalgono a più di tre anni fa: il cadavere della vittima fu ritrovato all’interno dell’abitazione in cui viveva proprio insieme al figlio.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un uomo di Foligno, di 55 anni, è stato condannato a quattro anni di carcere per omicidio preterintenzionale per aver ucciso a pugni, poco più di tre anni fa, la sua anziana madre. La sentenza pronunciata dal tribunale di Spoleto e riportata dal Messaggero è arrivata solo ora e riguarda il 55enne che a maggio del 2017 venne trovato in stato confusionale. Nella casa di famiglia, invece, venne ritrovato il corpo della madre, che all’epoca aveva 77 anni. I fatti risalgono al 2017 e sono avvenuti nella zona di Fiamenga, una frazione che si trova nelle vicinanze di Foligno. Nell’abitazione in cui fu ritrovato il cadavere, la madre viveva proprio con il figlio. Secondo quanto era stato ricostruito ormai più di tre anni fa, i due in quel periodo litigavano spesso e probabilmente proprio in seguito a queste liti è poi degenerata la situazione, arrivando fino all’omicidio dell’anziana donna.

Il ritrovamento del cadavere della 77enne

La vittima venne individuata all’interno della casa in uno degli ambienti dell'edificio, ma sotto un letto senza materasso. Era stato proprio il figlio a dare l’allarme, quando andò in un’abitazione vicina a raccontare del decesso della donna. E in quel momento non si escluse che il decesso potesse risalire a qualche giorno prima. A indagare furono i carabinieri, coordinati dalla procura di Spoleto. Il figlio della donna deceduta fu trovato in stato di choc e fu accompagnato all’ospedale San Giovanni Battista per tutti i controlli e le cure del caso.

Le prime indagini e l'accusa al figlio

In seguito alla scoperta del cadavere e alle prime indagini, il figlio fu accusato di omicidio preterintenzionale e fu subito aperto un fascicolo sul caso. Venne quindi disposta l’autopsia sul corpo della 77enne e prima dell’esame autoptico la procura emise anche sei avvisi tecnici, come previsto dalla procedura che si segue in questi casi. Due riguardavano le sorelle della vittima, una la sorella dell’uomo indagato (quindi figlia della donna) e due i nipoti della 77enne, oltre, ovviamente, allo stesso uomo indagato e ora condannato.

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