Giallo a Palermo, 62enne trovato morto in una cisterna: era stato prestanome di Giovanni Brusca

Si chiamava Francesco Costanza, aveva 62 anni ed era considerato uomo vicino a Giovanni Brusca negli anni Novanta. Il suo corpo è stato trovato privo di vita nei campi vicino in via Libertà in contrada Traversa, in una cisterna piena d'acqua che si trova nella sua proprietà a San Giuseppe Jato, vicino Palermo. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un malore o se sia stato un omicidio. Sul posto il medico legale sta eseguendo una prima ricognizione, ma dalle prime indiscrezioni non ci sarebbero segni evidenti di violenza.

Il ritrovamento del cadavere

A lanciare l'allarme sono stati i familiari chiamando il 118 mentre altre segnalazioni sono arrivate anche da alcuni concittadini. Sono intervenuti i sanitari, i carabinieri della compagnia di Monreale che indagano e il medico legale.  Il corpo del 62enne è stato trovato con la testa nell’acqua di un canale di irrigazione. Costanza potrebbe essere annegato nel canalone nella sua proprietà mentre stava prelevando l’acqua per riempire una cisterna. Nelle prossime ore il sostituto procuratore di turno deciderà se eseguire l’autopsia.

Ritenuto vicino a Giovanni Brusca

Francesco Costanza, ex imprenditore ritenuto vicino a Giovanni Brusca nel settembre del 1997 era riuscito a scampare a un agguato mafioso nelle campagne di San Cipirello. In quell'occasione a sparare furono gli uomini del clan di Balduccio Di Maggio, per cercare di far fuori i ‘fedelissimi' del rivale Brusca. Nel settembre dello stesso anno infatti venne arrestato perché considerato uno dei prestanome di Brusca, poi diventato collaboratore di giustizia.