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Femminicidio Trapani, il fratello del killer: “L’ho visto con il coltello insanguinato in mano”

Antonino Favara, fratello di Ernesto, l’uomo che avrebbe ucciso la moglie Maria Amatuzzo: “Ho sentito le grida, mi sono alzato, mi sono messo i pantaloni, ho preso la stampella e mi sono affacciato e ho visto mio fratello ancora col coltello in mano insanguinato”.
A cura di Davide Falcioni
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Ernesto Favara, l'uomo di 63 anni accusato di aver ucciso la moglie Maria Amatuzzo, 29 anni, nella loro casa di Marinella di Selinunte, in provincia di Trapani, le avrebbe sferrato 12 coltellate all'addome al culmine dell'ennesima lite con la donna. Interrogato dai carabinieri, il sospettato si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma sembrano esserci pochi dubbi sulla sua colpevolezza. Favara è stato arrestato.

Quando i militari sono arrivati nell'abitazione in cui si è consumata la tragedia hanno infatti trovato l'ex pescatore in evidente stato confusionale con il coltello ancora in mano. A dare l'allarme, pochi minuti prima, era stata una vicina di casa che aveva udito il trambusto e le urla disperate della donna. "Mi ha fatto perdere le bambine", è stata la risposta che il presunto omicida ha dato al fratello, coinquilino della coppia, che si trovava in casa, chiuso nella propria stanza, al momento del delitto.

Ernesto Favara e Maria Amatuzzo stavano insieme da circa cinque anni e, come ha riferito il capitano dei carabinieri di Castelvetrano, Pietro Calabrò, "la conflittualità tra i due era nota", segno che la loro storia era piuttosto burrascosa e a tratti violenta. Ciononostante nel 2018 si erano sposati e pochi mesi dopo erano nate le loro due gemelle. "Da quasi un anno le piccole erano state affidate a una comunità alloggio", ha spiegato Calabrò.

Antonino Favara, fratello di Ernesto, ha raccontato all'Ansa: "Ero a casa e stavo dormendo, quando ho sentito qualcuno che gridava ‘aiuto, aiuto', mi sono affacciato dal balcone del primo piano sul cortile e ho visto mio fratello nel cortile ancora col coltello in mano". L'uomo era tornato all'ora di pranzo: "Ho parlato con mio fratello chiedendogli cosa avremmo preparato per la cena di Natale, poi sono andato a letto. Nel pomeriggio ho sentito le grida, mi sono alzato, mi sono messo i pantaloni, ho preso la stampella e mi sono affacciato e ho visto mio fratello ancora col coltello in mano insanguinato".

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