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Ex-calciatore colpito da attacco di panico: i carabinieri lo arrestano, poi muore

Il giallo sulla morte di Riccardo Magherini, il fiorentino quarantenne morto il 2 marzo scorso dopo l’arresto da parte dei carabinieri. L’uomo era stato bloccato in stato confusionale e in agitazione. “Aiuto, vogliono uccidermi. Sto morendo” le sue ultime parole.
A cura di B. C.
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"Aiuto, vogliono uccidermi. Sto morendo". La richiesta di aiuto è stata registrata con un cellulare da un residente affacciato alla finestra. La voce è quella di Riccardo Magherini, 40 anni, ex calciatore delle giovanili della Fiorentina,morto il 2 marzo in seguito ad un attacco di panico in centro a Firenze, durante l’arresto da parte di alcuni carabinieri. L’uomo quella sera aveva bevuto ed era fuori di sé, tanto da dare in escandescenza rompendo alcune vetrine e rubando un telefono cellulare. L'audio di quelle che sarebbero probabilmente le sue ultime parole è stato pubblicato sul sito repubblica.it: è l'1.25, quartiere fiorentino di Borgo San Frediano. Un residente si affaccia alla finestra e gira il filmato, mentre l'uomo si trova ammanettato a terra in posizione prona, con quattro militari dell'Arma che lo bloccano sull'asfalto.

"Mi sparano","ho un figlio", "sto morendo", urla. Poi, all’improvviso, Magherini smette di gridare e di dimenarsi. Arriva un'ambulanza chiamata dagli stessi carabinieri, ma è necessario l'intervento di un'auto medica del 118, che giunge circa dieci minuti dopo. L'uomo è in arresto cardiaco, ma i tentativi di salvarlo si rivelano inutili.

L'autopsia ha escluso che il decesso sia stata provocato da eventuali percosse. Sono in corso gli esami istologici e tossicologici che dovrebbero determinare la causa della morte e chiarire se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvargli la vita. Alcuni testimoni ascoltati dai carabinieri hanno spiegato che l’arresto è stato regolare, ma c'è chi parla di calci sferrati mentre il 40 enne era a terra in manette. Le indagini andranno quindi avanti per stabilire eventuali negligenze dei militari e degli stessi sanitari del 118 arrivati sul posto per i primi soccorsi.

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