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Ergastolo per i due amanti di Cerda: uccisero Carlo La Duca, marito di lei e migliore amico di lui

Secondo i giudici, Luana Cammalleri e Pietro Ferrara sono gli amanti diabolici di Cerda che hanno ucciso Carlo La Duca, marito di lei e amico di lui, e poi distrutto il corpo.
A cura di Susanna Picone
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I due imputati
I due imputati

Ergastolo. Questa la decisione della corte d'assise di Palermo, presieduta da Sergio Gulotta, per Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, i due amanti di Cerda (Palermo) a processo con l’accusa di aver ucciso Carlo La Duca, marito della donna e migliore amico dell’uomo, e anche di averne poi fatto sparire il cadavere che non è mai stato trovato.

I due amanti – per entrambi l’accusa aveva chiesto il massimo della pena – erano presenti alla lettura del verdetto pronunciato oggi dopo quattro ore di camera di consiglio. I due erano in due gabbiotti diversi, separati da un vetro. Luana Cammalleri e Pietro Ferrara avrebbero avuto una relazione clandestina e avrebbero organizzato il piano per sbarazzarsi della vittima Carlo La Duca, sparita nel nulla il 31 gennaio del 2019 dal piccolo paese siciliano.

Carlo La Duca
Carlo La Duca

La scomparsa di Carlo La Duca e l'arresto della coppia

Secondo la ricostruzione, l’uomo – che era uscito di casa al mattino per recarsi a Cinisi dalla nuova compagna – avrebbe trovato la morte quel giorno in un terreno di Pietro Ferrara a Ciaculli. Poi gli assassini avrebbero condotto l’auto della vittima a circa 12 chilometri di distanza dal luogo del fatto al fine di depistare le indagini. In che modo poi i due imputati si sarebbero disfatti del corpo resta un mistero.

I due amanti sono stati arrestati nel marzo 2022, dopo più di tre anni di scrupolose indagini. "Le acquisizioni investigative – si leggeva in una nota dell'arresto della coppia – hanno anche permesso di demolire gli alibi che i due avevano creato nel corso del tempo per tentare di allontanare da loro l’attenzione degli inquirenti". Nel corso del processo oggi arrivato a sentenza è stato descritto quello che sarebbe stato un rapporto “burrascoso” tra marito e moglie, che all’epoca della scomparsa di La Duca erano già separati.

I parenti della vittima e la nuova compagna erano costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Chiara Arpaia, Fabio Trombetta, Giovanni Allegra e Salvatore Pirrone.

La mamma della vittima: "L'ho detto fin dal primo momento che erano stati loro"

"Ci sono bambini senza un padre. Assassini, l'hanno studiato, adesso devono soffrire in carcere", le parole di Concetta Grispino, mamma di Carlo La Duca, dopo la sentenza. "L'ho detto fin dal primo momento che erano stati loro – ha aggiunto la donna -, si fingevano amici. Mio figlio non me lo restituirà più nessuno, ci sono due figli senza un padre. Perché, perché? Mio figlio non aveva nemici, lo stimavano tutti, tutti. Sono cinque anni che non lo vedo e non lo vedrò più".

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