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Crotone, arriva la conferma: i corpi trovati a Mesoraca sono di Rosario e Salvatore Manfreda

Sono di Rosario e Salvatore Manfreda, padre e figlio, i corpi trovati a settembre a Mesoraca, nel crotonese. A stabilirlo gli accertamenti biologici eseguiti, attraverso il Dna, dai carabinieri del Ris di Messina. I due, scomparsi a Pasqua dell’anno scorso, sarebbero stati uccisi per contrasti per confini di terreni.
A cura di Susanna Picone
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È stato risolto il giallo di Mesoraca. Sono di Rosario e Salvatore Manfreda, padre sessantottenne e figlio di trentacinque anni, i corpi trovati nel settembre scorso nel comune della provincia di Crotone. A stabilirlo definitivamente sono stati gli accertamenti biologici eseguiti, attraverso il Dna, dai carabinieri del Ris di Messina. I due uomini, padre e figlio, erano scomparsi il giorno di Pasqua dello scorso anno e l'ipotesi investigativa che era stata fatta fin dal primo momento dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Crotone, con il coordinamento del pm della Procura della Repubblica, Alessandro Rho, era che i due fossero stati uccisi e i loro cadaveri fatti sparire. Una ipotesi di fatto confermata dalle fasi successive delle indagini. Poi, all’inizio dello scorso settembre, due cadaveri in avanzato stato di decomposizione sono stati trovati a Mesoraca, uno in fondo a un burrone di difficile accesso in località Vardaro e un altro nella stessa zona all'interno di un sacco. Da subito il pensiero era andato ai due Manfreda scomparsi mesi prima.

Tre uomini arrestati per il duplice omicidio di padre e figlio – Per il duplice omicidio sono stati già compiuti degli arresti: in manette sono finiti Pasquale e Salvatore Emanuel Buonvicino, di cinquantatré e ventuno anni, anche loro padre e figlio. Un terzo uomo arrestato, il cinquantunenne Pietro Lavigna, è accusato della soppressione dei due cadaveri. Movente del duplice omicidio sarebbe stati contrasti per confini di terreni.

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