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Cosenza, papà prende a calci un bambino immigrato perché si è avvicinato a suo figlio

Ennesimo episodio di razzismo a Cosenza, dove un uomo italiano ha sferrato un calcio all’addome a un bambino nordafricano di 3 anni “colpevole” di essersi avvicinato a suo figlio, adagiato nel passeggino. Il piccolo è stato trasportato soccorso dai passanti e poi accompagnato al pronto sccorso.
A cura di Davide Falcioni
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Un bimbo straniero di origini nordafricane è stato raggiunto da un calcio allo stomaco da un uomo italiano perché si era avvicinato al figlio adagiato nel passeggino: è successo a Cosenza, e la vittima dell'insensato gesto di violenza è stata soccorsa dal 118. I passanti che hanno assistito alla scena hanno soccorso il bambino e chiamato la polizia. Il bimbo è stato condotto all'ospedale e – visitato – è stato dimesso perché non ha riportato gravi conseguenze.

Il fatto è accaduto nel centro di Cosenza, in una traversa del centralissimo corso Mazzini, intorno alle 19 di martedì scorso, ma solo oggi è stata resa nota. Sul caso indaga la polizia, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona allo scopo di ricostruire l'accaduto e identificare l'autore.

Stando a quanto si è appreso, il bimbo immigrato era insieme ai fratellini di 8 e 10 anni e alla madre in un ambulatorio medico. Vedendo che l'attesa si prolungava, la donna ha dato ai figli i soldi per comprare il gelato facendoli uscire. Lungo la strada, il bambino più piccolo si è avvicinato incuriosito a un altro bimbo, ma è stato respinto dal padre con un calcio all'addome. Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, ha commentato: "Leggo di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a Cosenza a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione e sconcerto. Resto sconvolto per le modalità del fatto e perché la circostanza si sia verificata in una via del centro della nostra città. Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia – aggiunge – certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve passare sottaciuto. Non possiamo assolutamente tollerare l'odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità, esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella dell'Amministrazione comunale".

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