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Cosenza, mancano le seconde dosi di vaccino per il richiamo agli ultra 80enni della provincia

Centinaia di anziani di comuni in provincia di Cosenza hanno ricevuto una telefonata che li informa dell’assenza di vaccini Pfizer per il secondo richiamo destinato a over 80 in condizioni di estrema fragilità. Le dosi destinate agli anziani sono normalmente conservate in automatico in previsione di un richiamo dopo 21 giorni. Il timore è che siano state somministrate a terzi.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Una comunicazione che fa sapere ad anziani ultraottantenni in condizioni di estrema fragilità che le seconde dosi di vaccino Pfizer sono da rimandare "a data da destinarsi" nonostante i 21 giorni di scadenza per completare l'immunizzazione. Avviene in alcuni piccoli comuni in provincia di Cosenza: le seconde dosi non ci sono nei paesi di Amendolara, Roseto Capo Spulico, Oriolo e Trebisacce. In particolare, le segnalazioni a Fanpage.it arrivano da Roseto Capo Spulico, dove diverse famiglie hanno lamentato l'impossibilità per anziani over 80 di conseguire le dosi di vaccinazione Pfizer. Il timore, spiega Nella Converti, originaria di Roseto ma nata e cresciuta a Roma, è che questi vaccini siano stati somministrati a persone non aventi diritto.

Le seconde dosi da somministrare dopo 21 giorni sono normalmente conservate automaticamente a nome di coloro che conseguono la prima. Una procedura per assicurarsi che, al momento della vaccinazione, vi sia il siero utile a completare l'immunizzazione. Soprattutto nel caso del vaccino Pfizer, è molto importante conseguire la seconda dose nei tempi stabiliti per garantire lo sviluppo degli anticorpi. Si tratta di paesi piccoli in cui raggiungere gli ospedali richiede un viaggio di almeno 40 minuti. Realtà in cui l'impossibilità di ricevere il vaccino e dover aspettare "data da destinarsi", significa per molti conseguire delle vaccinazioni nulle.

"I miei genitori avrebbero dovuto conseguire la seconda dose in questi giorni – racconta a Fanpage il figlio di un'anziana coppia interessata dalla mancata somministrazione -. Ci hanno chiamato dicendoci che il vaccino non c'era. I miei genitori hanno tempo fino al 3 aprile, se le dosi non arriveranno in quel lasso di tempo, dovranno fare nuovamente tutto il percorso vaccinale e ripartire dalla prima dose". Un processo, questo, che causerebbe danni ingenti alle famiglie e all'intero sistema vaccinale calabrese e nazionale. Secondo il testimone, sarebbero quasi 200 gli anziani che avrebbero lamentato lo stesso trattamento. "Numeri da prendere con le pinze, perché nella realtà dei fatti da cittadini non abbiamo questi dati" sottolinea ancora.

La vicenda è nota nei territori del Cosentino, ma soltanto il sindaco di Amendolara ha scritto un post pubblico per comunicare pubblicamente la situazione sulla pagina del comune.  "Le dosi utili al richiamo del vaccino non sono al momento disponibile – fa sapere l'account ufficiale di Amendolara -. Pertanto le vaccinazioni programmate nella Sala Consiliare sono rinviate a data da destinarsi. L'auspicio è che le suddette dosi possano essere disponibili quanto prima per garantire agli anziani il ciclo completo. Nel caso in cui il carico non arrivasse entro gli 8 giorni previsti dalla scadenza dei 21 utili alla seconda vaccinazione, i pazienti dovrebbero ricominciare il ciclo da zero secondo quanto affermato dal testimone diretto. Un dato che, se confermato, rappresenterebbe un vero e proprio disastro per lo spreco di dosi nel piano vaccinale locale e nazionale.

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