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Condannato a 16 anni l’assassino di Luca Lardieri, coprì le prove incendiando la casa a Trieste

Toledo Manzueta dovrà scontare 16 anni di carcere per l’omicidio di Luca Lardieri nella sua abitazione di Trieste, le cui prove furono coperte da un incendio doloso nell’aprile 2021.
A cura di Ilaria Costabile
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È stato condannato a sedici anni per omicidio volontario, danneggiamenti e incendio il 28enne Toledo Manzueta, il cittadino dominicano che nell'aprile 2021 fece esplodere un appartamento a Trieste, in cui fu ritrovato il corpo senza vita del 35enne Luca Lardieri, di cui il giovane era il coinquilino. La notizia è stata riportata da alcuni quotidiani locali, secondo cui Manzueta è stato giudicato con il rito abbreviato e condannato dal Gup Luigi Dainotti, a seguito della richiesta del Pm Massimo De Bortoli che aveva avviato le indagini con la Squadra Mobile.

L'imputato è stato ritenuto non colpevole per i reati minori di lesioni e calunnia, mentre dovrà scontare la pena di sedici anni di detenzione per l'omicidio di Luca Lardieri. Secondo quanto emerso dalle indagini il 28enne, nel giorno di Pasqua dello scorso anno, aveva sferrato una serie di colpi mortali alla gola al 35enne che lo aveva ospitato da qualche giorno in casa sua. Per nascondere le tracce dell'omicidio, poi, ricoprì il corpo e parte della casa di un liquido infiammabile e appiccò un incendio nell'abitazione situata in uno dei quartieri popolari della città, San Giacomo, in via del Ponzanino. Inizialmente si era pensato si trattasse di un incidente avvenuto per un mal utilizzo di agenti chimici da parte del Lardieri, ma con l'avvio delle indagini si sono aggiunti nuovi elementi che hanno portato alla colpevolezza di Toledo Manzueta. L'avvocato difensore, Alessandra Nava, ha annunciato che ricorrerà in appello perché si è trattato di un processo indiziario e il giudice non avrebbe tenuto conto della denuncia fatta dal 28enne ai danni di un'altra persona.

La vittima, che non era in buoni rapporti con la famiglia, era seguita da tempo dai servizi sociali ed era sotto terapia, cui non mancava di recarsi nemmeno una volta, secondo quanto dichiarato all'epoca dei fatti dai vicini di casa. Il ragazzo aveva alle spalle un passato difficile, con anni di dipendenze da stupefacenti e un incidente quasi mortale che lo aveva fortemente traumatizzato.

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