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“Ciao ragazzi, torno a casa che non mi sento bene”. Precipita per le scale e muore a 34 anni

Giacomo Giacchetta, 34enne anconetano residente, barista, stava lasciando la casa di amici dove aveva cenato, quando è scivolato dalle scale tragicamente, probabilmente per un malore, rompendosi l’osso del collo. Inutili i soccorsi. La procura ha aperto un fascicolo, sul posto anche i carabinieri.
A cura di Biagio Chiariello
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 Tragedia nella notte tra martedì e mercoledì a Sirolo, nelle Marche, dove è stato trovato il corpo senza vita di Giacomo Giacchetta, 34enne anconetano residente però nel comune della riviera del Conero. Secondo le ricostruzioni dei giornali locali, il ragazzo era andato a cena da tre amici, aveva tirato fino a tardi tra chiacchiere e risate. "Ciao ragazzi, vado che non mi sento bene", le sue ultime parole. Erano le 3,30 del mattino. Purtroppo, nel fare le scale condominiali Giacomo è scivolato per poi cadere e rompersi l’osso del collo. La morte è stata purtroppo immediata.

A chiamare i soccorsi sono stati proprio i tre amici che erano con lui.  l sospetto è nato quando, dalla finestra si sono accorti che l’auto del ragazzo anconetano, era ancora parcheggiata in strada. Arrivate le ambulanze del 118, ma per il 34enne era ormai già troppo tardi. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Numana e della Compagnia di Osimo, oltre al medico che però non ha potuto far nulla se non constatare il decesso dovuto, secondo una prima ricostruzione, a un trauma cranico e alla frattura dell’osso del collo: lesioni compatibili con una caduta accidentale. La procura ha aperto un fascicolo e ha disposto l’autopsia. I militari sono impegnati nella ricostruzione di quello che classificano come un incidente, anche se le circostanze impongono tutti gli accertamenti del caso per escludere responsabilità di terzi. 

Giacomo Giacchetta era molto conosciuto sia a Sirolo (dove risiedeva da un paio di anni per motivi di lavoro) che ad Ancona. Di professione barista, il 34enne aveva lavorato in diversi locali.

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