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“Chiama la polizia, ho ucciso un uomo”, portuale spara a ex militante di CasaPound a Genova

È Manuel Di Palo la vittima dell’omicidio avvenuto a Genova. Il 38enne è stato ucciso a colpi di pistola dal portuale no vax Filippo Giribaldi, che si è poi nascosto in chiesa confessando al sagrestano di aver sparato a un uomo.
A cura di Chiara Ammendola
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Filippo Giribaldi
Filippo Giribaldi

È il 38enne Manuel Di Palo la vittima dell'omicidio avvenuto questo pomeriggio a Genova quando, in pieno centro, a due passi da piazza della Nunziata, un uomo ha impugnato una pistola e ha esploso almeno due colpi. L'assassino è il "camalla" Filippo Giribaldi, 42 anni, portuale della Culmv, noto negli ultimi anni per essere stato tra i portavoce del movimento No Green Pass e Libera Piazza Genova.

Il 42enne, subito dopo l'omicidio, è fuggito nascondendosi proprio nella Basilica dell'Annunziata, dove ha incontrato Jean Pascal Colì, il sagrestano, al quale ha confessato tutto. “Chiama la polizia, ho ucciso un uomo, ho ucciso un uomo”, le parole pronunciate da Giribaldi. A riferirle agli inquirenti, accorsi poco dopo, è stato proprio il custode. “È entrato in chiesa e si è seduto su un altare laterale – ha raccontato l'uomo – ‘chiama la polizia, ho sparato a un uomo', diceva. Non riusciva a respirare. Così lo abbiamo calmato e abbiamo chiamato la polizia. Era sconvolto”.

Di Palo era noto per essere un militante del movimento di estrema destra CasaPound. Nel 2020 era stato condannato insieme ad altre due persone a 8 mesi di reclusione per l’accoltellamento avvenuto due anni prima ai danni di un antifascista, che stava affiggendo alcuni manifesti poco distante dalla sede genovese di CasaPound.

L’omicidio si è consumato nel pomeriggio di oggi, martedì 25 aprile, poco dopo le 18 in via Polleri, nel quartiere del Carmine. Stando a quanto ricostruito finora l'omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite nata da questioni di natura economica legate alla droga. Dopo una lite, subito degenerata, il camalla avrebbe estratto la pistola, una calibro 22, iniziando a sparare. I primi colpi sarebbero andati a vuoto, ma ben due proiettili hanno raggiunto Di Palo, fuggito in via Polleri, uccidendolo sul colpo. La indagini sono affidate al magistrato di turno, Eugenia Menichetti, che ha raggiunto il luogo dell'omicidio, poco dopo l'arresto di Di Palo.

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