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Catania, strade chiuse e fuochi d’artificio al concerto abusivo: indagati 10 cantanti neomelodici

Nel mirino della Questura la festa andata in scena il 12 ottobre scorso nello storico rione San Cristoforo del capoluogo etneo. Secondo gli accertamenti, la manifestazione non aveva alcuna autorizzazione ma è andata avanti per ore vedendo alternarsi sul palco numerosi cantanti neomelodici tra cui alcuni volti e nomi noti dell’ambiente musicale.
A cura di Antonio Palma
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Strade chiuse al traffico, fuochi d'artificio e un concerto in piazza senza alcuna autorizzazione e completamente abusivo. È la festa andata in scena il 12 ottobre scorso nello storico e popolare rione San Cristoforo del capoluogo etneo e ora al centro di una inchiesta del commissariato di Librino che ha portato alla denuncia di dieci cantanti neomelodici e tre loro manager per reati connessi, direttamente e indirettamente, al concerto. Secondo gli accertamenti della polizia catanese, la festa non aveva alcuna autorizzazione amministrativa né di polizia ma è andata avanti per ore vedendo alternarsi sul palco numerosi cantanti neomelodici tra cui alcuni volti e nomi noti dell'ambiente musicale. Non solo, da accertamenti della polizia è emerso che allo spettacolo erano presenti in prima fila diversi pregiudicati, alcuni dei quali collegati alla locale criminalità organizzata locale.

In realtà all’origine dell’indagine proprio il fatto che proprio tra i partecipanti alla manifestazione erano presenti diversi pregiudicati. Come rivela la Questura di Catania, la star della serata era la cantante Agata Arena, già denunciata in passato per affissione abusiva di manifesti pubblicitari e per truffa aggravata allo Stato per l'indebita percezione del reddito di cittadinanza. Sia lei che gli altri dodici indagati sono accusati di invasione di terreni o edifici pubblici, accensioni ed esplosioni pericolose e per pubblico spettacolo senza osservare le prescrizioni a tutela dell'incolumità pubblica. Nell'ambito degli stessi accertamenti di polizia, la Arena, due dei promoter e altre due persone estranee all'organizzazione del concerto sono stati denunciati anche per truffa perché avrebbero percepito illegalmente il reddito di cittadinanza

Un 41enne invece è indagato per vilipendio nei confronti dei carabinieri per avere postato su Facebook espressioni offensive a commento di un post che riguardava un posto di controllo effettuato da militari dell'Arma. La polizia ha anche eseguito accertamenti amministrativi sull'affissione di poster e manifesti pubblicitari nei rioni Librino e San Cristoforo, ritenuta illegale. I presunti responsabili dopo aver provveduto a oscurare i cartelloni abusivi, sono stati multati con sanzioni pecuniarie amministrative.

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