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Carlo e Giorgia, morti a 18 anni in moto mentre andavano a una festa: “Pieni di vita e di speranza”

Lutto a Lanciano per la morte di Carlo Rizzi e Giorgia Apollonio in un incidente stradale in moto verificatosi a Fossacesia. Aperta un’indagine. Il sindaco: “È un dolore forte quello che si prova quando a morire sono ragazzi così giovani”.
A cura di Ida Artiaco
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È lutto a Lanciano per la morte di Carlo Rizzi e Giorgia Apollonio: i due, rispettivamente 18 e 19 anni, sono morti giovedì dopo essere rimasti coinvolti in un incidente stradale. Erano a bordo della moto guidata dal ragazzo quando, mentre stavano andando a una festa, per cause ancora in via di accertamento, il mezzo si è schiantato contro un palo di cemento dell'illuminazione pubblica. È successo intorno alle 22 sulla via Scorciosa Vecchia, strada parallela alla provinciale 524 che collega Lanciano a Fossacesia.

Entrambi si erano diplomati questa estate, Giorgia al liceo classico Vittorio Emanuele II, Carlo al Nautico di Ortona. Il 18enne era figlio di un infermiere dell'ospedale di Lanciano, mentre la ragazza di una insegnante del liceo scientifico Galilei di Lanciano, molto amata dagli studenti.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio. "Esprimo a nome mio e della comunità il nostro più sentito cordoglio per la scomparsa di Carlo Rizzi e Giorgia Apollonio, due ragazzi che hanno perso la vita in un tragico incidente alle porte di Fossacesia. È un dolore forte quello che si prova quando a morire sono ragazzi così giovani, pieni di vita e di speranza, che andavano ad una festa per passare insieme una serata in spensieratezza e allegria. In questo momento di grande tristezza siamo vicine alle famiglie, che possano trovare conforto anche nell'affetto e nella vicinanza della nostra comunità", ha detto.

La Procura di Lanciano ha aperto un'inchiesta sull'incidente, che pare, dalle prime informazioni, sia avvenuto senza il coinvolgimento di terzi. I resti della moto sono stati sequestrati. Il pm Miriana Greco ha disposto la ricognizione cadaverica esterna delle salme. L'incarico è stato affidato al medico legale Cristian D'Ovidio.

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