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Cagliari, spinge un ragazzo durante una lite. Lui cade e batte la testa, ora è in rianimazione

Un ragazzo di 33 anni è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cagliari dopo essere stato spinto da un 22enne durante una lite in discoteca. La vittima ha riportato una grave frattura cranica. Le indagini dei carabinieri, che hanno visionato i filmati registrati dalle telecamere del locale, hanno permesso di individuare il responsabile.
A cura di Davide Falcioni
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foto di repertorio
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Quella che avrebbe dovuto essere una notte di divertimento ha rischiato di finire in tragedia per un ragazzo di 33 anni, spintonato all’interno della discoteca Room di via Newton, a Cagliari. Il giovane ha riportato gravi lesioni, mentre l'autore del gesto – un 22enne – è stato individuato e denunciato dalla polizia. Erano le sette di stamattina quando gli agenti della squadra Volante, coordinati dal dottor Massimo Imbimbo, sono intervenuti presso l’Ospedale Brotzu, perché poco prima un giovane era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, con emorragia cerebrale e frattura del cranio, dopo aver trascorso una serata nel locale di via Newton.

A seguito dei primi accertamenti delle Volanti, gli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal dottor Roberto Pititto, si sono subito al lavoro per approfondire i termini della vicenda. Dopo una breve ma efficace attività di indagine, comprendente anche la visione dei filmati girati dalle telecamere dell’impianto di video sorveglianza del locale, gli agenti hanno potuto ricostruire l’accaduto: dopo un brevissimo alterco fra due ragazzi, uno di questi aveva dato una lieve spinta al secondo, il quale, perdendo l’equilibrio, era caduto rovinosamente a terra urtando la testa.

Dopo essere stato soccorso il giovane è stato trasportato in ospedale, da dove è poi partita la chiamata alla Polizia. L’autore del gesto, un 22enne incensurato, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria dagli uomini della Squadra Mobile per il reato di lesioni gravi. Sentito dalla Squadra Mobile, l'aggressore ha ammesso le proprie responsabilità.

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