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Braies, in 14 cadono nel lago. L’assessore: “Metteremo freno alle masse, troppe automobili solo per un selfie”

Turisti che cadono in acqua mentre passeggiano spensierati sul ghiaccio (in evidente stato di disgelo) del lago divenuto popolare anche grazie alla serie televisiva ‘Un passo dal cielo’. L’assessore al turismo: “Serve un turismo attento, troppi visitatori mordi e fuggi che vengono qui solo per farsi un selfie da mettere sui social”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ben 14 persone finite in acqua in appena due giorni rappresentano indiscutibilmente un campanello d'allarme per le autorità in Trentino, nello specifico gli addetti alla sicurezza del lago di Braeis. "Dobbiamo ridurre l'accesso delle persone" dice l'assessore provinciale al Turismo, Arnold Schuler. Tutte le persone coinvolte negli incidenti hanno ignorato i vari divieti che sono posizionati lungo le sponde. Tra queste anche una mamma con un bimbo di soli quattro mesi, finiti entrambi in acqua. Così non si può andare avanti, ci sono persone che vengono qui e pensano di essere in spiaggia” anziché su un lago ghiacciato in evidente fase di disgelo, aveva detto il sindaco di Braies, Friedrich Mittermair. L'Amministrazione comunale ha già adottato diverse misure di sicurezza ma spesso vengono ignorate. “Abbiamo fatto un'ordinanza – spiega il primo cittadino a Le Dolomiti –  messi i cartelli con le scritte che riportano il pericolo nel finire sul ghiaccio, ci sono anche le transenne. Abbiamo fatto di tutto ma è difficili, le persone che arrivano ignorano tutto, passano vicino alla segnaletica  e nemmeno la guardano”.

La Valle di Braies è stata il set della serie televisiva Un passo dal cielo e ovviamente l'esposizione mediatica ha dato ulteriore popolarità a questo luogo che è anche patrimonio Unesco. "È stato un boomerang. Diciamo che, con questa vicenda, abbiamo fatto esperienza di come un luogo possa attirare delle masse, con un turismo mordi e fuggi: chi va al lago di Braies per farsi un selfie, spesso non resta sul territorio a trascorrere il resto della vacanze. Ovviamente la nostra intenzione era un'altra: con le pubblicità e la film commission, vorremmo semplicemente far conoscere le bellezze della nostra terra", dice ancora Schuler.

In alcuni periodi dell'anno è stato bloccato l'accesso alle macchine, ma le presenze restano superiori alle possibilità di gestione della valle. Tanto che da luglio a settembre, dalle 9.30 alle 16 la valle di Braies, sarà raggiungibile solo mediante mezzi pubblici. "Qui siamo di fronte ad un fenomeno sociale mai visto prima" dice l'assessora provinciale Hochgruber Kuenzer. "Migliaia di persone che anche in questa stagione scelgono di andare a Braies per un selfie da pubblicare sui social e che non hanno nessuna conoscenza dell'ambiente montano in cui si trovano. Persone che non sanno valutare il pericolo di un lago ghiacciato in primavera. La questione di fondo rimane sempre la stessa: quale tipo di sviluppo territoriale vogliamo per la nostra provincia".

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