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Bologna, Cesarina uccisa a coltellate dal figlio: “Litigavano sempre. Lui la picchiava”

Parlano i vicini di Cesarina Marzoli, chiamata Bianca, l’86enne di Bologna uccisa a coltellate dal figlio Gianni. “C’erano liti continue. Ma erano soli al mondo. E lo perdonava sempre, lo riaccoglieva sempre in casa. Qualche anno fa avevamo chiamato la polizia, perché lui la stava picchiando. Lei si sfogava con noi”. Richiesta per il killer la convalida del fermo.
A cura di Ida Artiaco
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"C’erano liti continue con il figlio. Qualche anno fa avevo chiamato io la polizia, perché lui la stava picchiando. Lei si sfogava con noi". A parlare sono alcuni vicini di Cesarina Marzoli, l'86enne, chiamata da tutti Bianca, uccisa con un coltello da cucina dal figlio Gianni, sotto l'effetto dell'alcol, nella loro casa di via Nullo, zona Savena, a Bologna. Dopo l'aggressione, verificatasi nella giornata di domenica 16 febbraio, la donna è stata trasferita d'urgenza in ospedale, dove è deceduta la notte successiva a causa delle ferite troppo profonde riportate, tra cui una all'addome. Chi la conosceva ha raccontato al Resto del Carlino che i rapporti tra lei e il figlio 60enne erano tutt'altro che idilliaci. "L’ho vista andare via con gli infermieri domenica. Aveva gli occhi tutti pesti, era ridotta malissimo. Ma i medici mi avevano assicurato che ce l’avrebbe fatta", ha continuato un'amica della vittima.

Cesarina amava Gianni nonostante la violenza. "Era il suo unico figlio – ha spiegato ancora la vicina -, erano soli al mondo. E lo perdonava sempre, lo riaccoglieva sempre in casa. E Gianni adesso le ha fatto questo". Un altro conoscente ha sottolineato che "Gianni tornava spesso ubriaco a casa. Lo aiutavo a salire le scale. Quando non era ubriaco era anche un bravo ragazzo. Ma purtroppo non era quasi mai sobrio". L'uomo è stato fermato delle forze dell'ordine prima per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia, oltre che per resistenza a pubblico ufficiale, e poi di omicidio. Ancora da chiarire anche le cause del litigio che ha portato all'aggressione mortale. Intanto, è stata richiesta per lui la convalida del fermo e a quanto si apprende, non si esclude che la stessa Procura possa chiedere per lui una perizia psichiatrica.

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