3.224 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Bassetti insiste: “Giungla di norme, è ora di semplificare. Via mascherine all’aperto e Green pass”

L’infettivologo genovese Matteo Bassetti è tornato a chiedere di semplificare le regole anti Covid in Italia: “Con il 90% di italiani vaccinati, dobbiamo semplificare. L’uso delle mascherine per camminare per strada è anacronistico, anche il Green pass va tolto dalla primavera”.
A cura di Ida Artiaco
3.224 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Mentre il Governo è a lavoro sulle nuove norme Covid che potrebbero entrare in vigore già da inizio febbraio, come la proroga dell'obbligo di mascherina all'aperto e la durata illimitata del Green pass, l'infettivologo genovese Matteo Bassetti è tornato a chiedere di semplificare il più possibile le misure anti contagio, anche in vista dell'arrivo della primavera quando anche la situazione epidemiologica dovrebbe essere sotto controllo.

L'esperto già ieri intervenendo ad Agorà Extra aveva sottolineato che "abbiamo oggi una quantità di norme, decreti e dpcm che rendono la situazione una giungla, nella quale credo che gli stessi legulei abbiano difficoltà a districarsi: ovvero le regole sono una contro l'altra, una che richiama la precedente. Abbiamo bisogno di convivere con questo virus, perché sarà con noi ancora per molto molto tempo". Anche perché "con il 90% di italiani vaccinati, dobbiamo semplificare. Ieri mattina, arrivando da Genova, ho trovato l'aeroporto e le vie di Roma deserte, vuol dire che la gente ha paura, è terrorizzata dal Covid. Non credo che dobbiamo dire che è finito tutto, ma bisogna anche arrivare a un alleggerimento. Perché la variante Omicron causa 125 milioni di
contagi al giorno nel mondo, il ché vuol dire che nel giro dei prossimi due mesi avremo il 50% della popolazione mondiale che sarà infettata".

In particolare, per Bassetti andrebbe eliminato l‘uso delle mascherine all'aperto, che definisce ormai "anacronistico", ma anche il Green pass a partire dalla prossima primavera. Per quanto riguarda la questione mascherine, l'esperto ha precisato che "sono fondamentali sull'autobus, a scuola e in metro, ma utilizzarle per camminare per strada è anacronistico". Questa misura, "è stata resa obbligatoria per cercare di contenere la variante Omicron. Mi chiedo la ragione per cui oggi, di fronte a questa variante diffusa ormai in maniera estensiva, continuiamo a avere una misura che introdotta a dicembre per cercare di contenerla. Ci vuole un po' di coerenza". Sulla questione certificazione verde, anche questa andrebbe tolta "ad inizio primavera. Col 95-96% di popolazione coperta dall'infezione grave, va tolto", ha detto a Libero. Infine, andrebbe regolamentato per Bassetti anche il ricorso ai tamponi. "Bisogna smettere di fare il tampone a chi non sta male: è questo il vizio di forma, perché dal momento che scopri che uno è positivo non è che lo puoi mandare a scuola. Ma se la finiamo di controllare chi sta bene… Dobbiamo capire che i tamponi vanno fatti solo a chi ha sintomi e a chi deve uscire dalla quarantena. Siamo arrivati all'isteria. Non stiamo facendo i tamponi per effettuare il tracciamento, che comunque è impossibile a questo ritmo. Li stiamo facendo a uso esclusivamente individuale: ho dati che dimostrano che c'è chi ne fa due nello stesso giorno, mattina e pomeriggio".

3.224 CONDIVISIONI
32803 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views