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Altri due terremoti nelle Marche di magnitudo 4.1 e 3.4: uno in mare, uno sulla terraferma

Altre due scosse in meno di un’ora nelle Marche, entrambe avvertite dalla popolazione: la prima alle 18.54 al largo della costa di Ancona (Ml 4.1), la seconda alle 19.45 a Mogliano (Ml 3.4).
A cura di Davide Falcioni
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La terra trema ancora nelle Marche: dopo le centinaia di scosse che si sono susseguite da ieri mattina, tutte con epicentro in mare, un altro sisma è stato avvertito dalla popolazione alle 19 e 45 di oggi, questa volta con epicentro sulla terraferma. La scossa, di magnitudo 3.4, è stata infatti registrata nel comune di Mogliano, in provincia di Macerata. La terra ha tremato a una profondità di 21 chilometri e le oscillazioni sono state distintamente avvertite dalla popolazione in un raggio di decine di chilometri, dalla provincia di Ascoli Piceno (a sud) a quella di Ancona (a nord).

La sindaca di Mogliano Cecilia Cesetti ha spiegato: "Non abbiamo avuto segnalazioni di danni, stiamo inviando messaggi a tutti per sapere se ci sono stati problemi. In via cautelativa domani saranno sospese le attività didattiche". Il professor Emanuele Tondi, docente di geologia dell'Università di Camerino, ha invece spiegato che la zona di Mogliano non è caratterizzata da un'alta pericolosità sismica.

La scossa di magnitudo più forte tuttavia era stata registrata circa un'ora prima. Come ha spiegato l'INGV "alle ore 18:54 italiane di oggi si è verificata una nuova replica del terremoto avvenuto ieri alle ore 7:07 (Mw 5.5), che ha avuto una magnitudo Ml di 4.1. A questo momento, considerando anche questo evento, sono 174 complessivamente le scosse localizzate della sequenza, di cui 5 di magnitudo 4.0 o maggiore. Anche in questo caso, come già per la replica delle 15:35, le coordinate epicentrali ricadono nell’area della sequenza sismica della Costa Marchigiana Pesarese".

Anche in questo caso "la scossa è stata avvertita distintamente in diversi comuni marchigiani, soprattutto quelli lungo la costa".

Nessun collegamento tra terremoti e trivellazioni in mare

Nessuna delle centinaia di scosse avvenute nelle ultime 36 ore nelle Marche sarebbe collegato alle trivellazioni nel Mar Adriatico. Lo ha fatto sapere il presidente dell'Ordine dei Geologi delle Marche Piero Farabollini, dopo che in molti hanno fatto riemergere questa ipotesi, già più volte bocciata dagli esperti. L'ultima è stata Eleonora Evi, deputata e co-portavoce dei Verdi, che su Twitter ha scritto, precisando una sua precedente dichiarazione: "In aree già sismiche se metti le trivelle c’è un rischio maggiore di incidenti devastanti per l’ambiente".

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