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Ahmed morto nel fiume Brenta, il sindaco: “Nello stesso punto 7 mesi fa trovato un altro ragazzo”

La comunità di Cadoneghe si stringe intorno alla famiglia di Ahmed Joudier, il 15enne trovato morto nel fiume Brenta. Solo pochi mesi fa nello stesso punto era stato recuperato il corpo di un altro giovane. Il sindaco Marco Schiesaro a Fanpage.it: “Si riapre una ferita”.
A cura di Elia Cavarzan
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Sono passate solamente alcune ore dal ritrovamento del corpo del giovane Ahmed Joudier, 15enne scomparso giovedì scorso e ritrovato questa mattina sulle rive del fiume Brenta a Cadoneghe nel Padovano, e il dramma di oggi fa ricordare un'altra recente tragedia. Nello stesso punto, a distanza di pochi mesi, si era tolto la vita il 18enne Henry Amadosun, nel settembre 2021. Un'ansa di fiume maledetta che riapre "una ferita da poco ricucita", come l'ha voluta descrivere il sindaco Marco Schiesaro: "A settembre dello scorso anno, nelle stesso punto, il corpo di un altro giovane. Ora, quello di Ahmed. Il paese non sa dare voce a quanto sta accadendo". Il sindaco, poco dopo il ritrovamento del corpo di Ahmed, aveva affidato un messaggio a Facebook ricordando, appunto, anche quanto accaduto pochi mesi fa: "Lo stesso punto dove sette mesi fa è stato recuperato Henry. Ora la stessa sorte è toccata a un altro ragazzo di appena 15 anni. Non si può morire a quell’età. Dobbiamo fare il possibile per capire le ragioni di un disagio enorme che sta montando tra i nostri giovani. Nella speranza che venga al più presto fatta piena chiarezza, le mie condoglianze a familiari e amici".

Henry Amadosun trovato morto nel 2021 nel fiume Brenta
Henry Amadosun trovato morto nel 2021 nel fiume Brenta

"Il corpo è stato ritrovato nel giro di tre ore dall'avvenuta notifica attivata dal cercapersone. Le acque del fiume Brenta erano due metri più basse rispetto alla media annuale e ciò ha permesso il quasi immediato ritrovamento del corpo e il conseguente riconoscimento", ci spiega al telefono il sindaco di Cadoneghe che ha trascorso un'intera mattinata con i soccorritori. Alle ore 7.30 il cercapersone aveva notificato l'area, alle ore 10 della stessa mattina, era già stato ritrovato. La siccità di quest'anno e il basso livello delle acque sembrano aver favorito le operazioni di recupero del corpo da parte dei Vigili del Fuoco.

L'anno scorso, con la morte di Henry, il sindaco aveva convocato per mail tutti i giovani del comune in municipio, per ascoltarli, per sostenerli, per costruire insieme delle politiche di inclusione. "Questa volta non ci daremo per vinti", ha detto il sindaco Marco Schiesaro, "credo che il comune non abbia la possibilità e la capacità di sostituirsi al ruolo educativo di un genitore. Questi ragazzini, a volte, hanno alle spalle delle situazioni difficili che abbisognano della presenza dell'intera comunità". Da qui l'idea di lavorare con i genitori: "Ci organizzeremo per fare degli eventi rivolti esclusivamente ai genitori". Bisogna riallacciare rapporti, stringere legami, rinforzare la rete di solidarietà, essere presenti. "Già lo siamo, ma visto quanto accaduto, lo saremo ancora di più".

La vicinanza dell'intera comunità di Cadoneghe va adesso alla famiglia del ragazzo ritrovato morto tra le acque del fiume Brenta. "Siamo sempre stati accoglienti e senza pregiudizi, queste cose possono accadere sia all'interno delle famiglie straniere, come in questo caso, sia all'interno di famiglie italiane", così il sindaco Marco Schiesaro, "la porta del mio ufficio è aperta a tutti quelli che in questo momento si trovano in difficoltà".

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