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La morte di Sissy Trovato Mazza

Agente della Giudecca rompe il silenzio su Sissy: “Mi disse: ‘Se non sto zitta, mi rovinano'”

A quasi un mese dalla morte di Sissy Trovato Mazza, uccisa da un colpo di pistola mentre svolgeva il suo lavoro, un’agente della Giudecca e sua collega ci racconta dall’interno gli ultimi mesi di Sissy. ” Ho visto la relazione di Sissy sul bacio e quella sulla droga, Sissy era determinata a farsi valere”. “Se credo al suicidio? Mai e poi mai”.
A cura di Angela Marino
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Quali sono state le reazioni alla morte di Sissy in carcere?

"Le detenute erano molto tristi, hanno scritto lettere alla famiglia e chiesto al cappellano una messa commemorativa per Sissy.

E le agenti?

"Le più giovani, quelle entrate da poco, sono rimaste colpite dalla morte di Sissy, le colleghe anziane invece non erano molto coinvolte. Alcune hanno commentato addirittura che ‘non apparteneva al corpo da più di un anno' (Sissy era stata sospesa dal servizio perché ridotta in stato vegetativo dal colpo di pistola, ndr.) o che ‘è meglio che sia andata così, visto quello che Sissy stava facendo (riferito alle segnalazioni comportamenti di altri colleghi, ndr.)'. In generale, da quando è venuta fuori la notizia delle lettere, c'è stato moltissimo nervosismo e una di loro ha avuto un crollo".

In una di queste lettere Sissy parla di ‘astio e diffidenza dalle colleghe’: te lo ha mai confidato?

Ricordo che tra il 16 e il 20 ottobre 2016, poco prima di quel maledetto giorno all'ospedale, Sissy mi riferì che non parlava più con nessuno, soprattutto nel sopravvitto, dove lavorava. A detta sua i colleghi l'avevano isolata perché aveva trovato e segnalato la droga.

Segnalazione che non è emersa nella prima tranche d'indagine della commissione ispettiva

"Sono certa che Sissy l'ha presentata. Fu proprio lei a dirmi che aveva segnalato di aver trovato una dose di cocaina"

E come era andata?

"Mi disse che qualcuno le aveva detto che se non si fosse fatta gli ‘affari suoi' avrebbero fatto passare quella droga per sua e lei per una poliziotta corrotta. Era spaventata e anche io per lei, le consigliai di mettersi in aspettativa, ma non lo fece. Era agguerrita".

Hai visto quella relazione? 

"Sì, Sissy me l'ha fatta leggere. Le relazioni presentate da lei erano due, una sulla collega sorpresa a baciare una detenuta e l'altra sulla coca".

Raccontaci gli ultimi mesi di Sissy alla Giudecca

"Fino a giugno-luglio aveva sempre il sorriso stampato in faccia, era euforica perché si era innamorata e aveva iniziato una nuova relazione. Da agosto, periodo in cui ha avuto anche problemi con la sua ex, era meno serena. Se dovessi definire il suo umore, però, direi che era inca**ata, non triste. Era ‘gasata', voleva fargliela vedere a chi la ostacolava".

Sissy si era rivolta a un avvocato per presentare farsi tutelare, ne eri a conoscenza?

"So che si era rivolta a un sindacalista, non sapevo dell'avvocato, l'ho saputo insieme agli altri colleghi quando ci siamo ritrovati accanto a lei in ospedale".

Ti ha mai confidato di sentirsi in pericolo? 

"No, non aveva paure per la sua incolumità. Quello che temeva era che alcuni colleghi potessero vendicarsi, rovinarle la carriera o metterla nei guai per quello che aveva scoperto".

Ti ha mai raccontato della sua vita privata?

"Sì, ma non per esprimere preoccupazione. Era molto aperta sulla nuova convivenza, era innamorata e si vedeva. So che c'erano strascichi con la ex, ma non mi aveva mai esternato paure al riguardo".

Pensi che sia stata Sissy a premere quel grilletto? 

"Mai e poi mai".

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