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A Firenze ricompare il vaiolo delle scimmie: 11 casi confermati, in 7 contagiati a una festa di Capodanno

Il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro ha confermato 11 casi di vaiolo delle scimmie (Mpox) a Firenze: “Si tratta di soggetti maschili, tutti abbastanza giovani, salvo un caso di una persona di mezza età”. Secondo quanto ricostruito, sette di loro erano stati in una discoteca nell’hinterland di Firenze a Capodanno.
A cura di Ida Artiaco
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Nuovi casi di vaiolo delle scimmie (o monkeypox o Mpox) sono stati registrati nell'area di Firenze. Ne sono esattamente 11 secondo quanto confermato da Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana centro.

"Si tratta di soggetti maschili, tutti abbastanza giovani, salvo un caso di una persona di mezza età. Verosimilmente l'infezione è stata contratta con una sessualità promiscua. Ci sono state delle feste che possono aver determinato la trasmissione", ha precisato Berti, rassicurando sul fatto che questa patologia "molto di rado dà conseguenze gravi, si risolve spontaneamente in circa quattro settimane. Soltanto rari casi evolvono in modo più grave. Per cui non c'è motivo di allarme".

L'infezione, ha ricordato ancora Berti, si trasmette "tramite contatto stretto, a maggior ragione se è di tipo sessuale, tra persone infette. La trasmissione può avvenire anche in caso di contatti mediati da indumenti, ma prevalentemente avviene con il contatto fisico". Stando ad alcune indiscrezione circolate questa mattina sulla stampa, pare che tutti i casi siano emersi a partire dalla seconda metà di gennaio. Secondo quanto ricostruito, sette di queste persone, giunte da più province della regione, erano state in una discoteca nell’hinterland di Firenze a Capodanno.

Come aveva anticipato Repubblica Firenze, tutto sarebbe partito dalla segnalazione di un medico di famiglia del Mugello, che avrebbe riconosciuto in un proprio paziente i segni della malattia e da lì è stata effettuata la mappatura dei contagi.

Secondo l'ultimo rapporto congiunto dello European Centre for Disease Prevention and Control e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle 4 settimane a cavallo fra metà dicembre e metà gennaio in Europa sono stati registrati 138 casi di infezione.

A guidare la classifica la Spagna con 68 casi, seguono Germania (21) e Italia (17). Dall'inizio dell'epidemia nella primavera del 2022, in Europa sono stati diagnosticati 26.703 casi di vaiolo delle scimmie, riepiloga il rapporto. Si sono contati 855 ricoveri in ospedale, 8 in terapia intensiva e 7 decessi. Il 98% dei casi è stato registrato in maschi, la gran parte dei quali di età compresa tra i 31 e i 40 anni. Quasi nove mesi fa l'Oms aveva dichiarato la fine dell'emergenza sanitaria globale, che era scattata nel luglio 2022.

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