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Si ammala di Covid a marzo: dopo 170 giorni e 19 tamponi, Nada Cava è ancora positiva

Nada Cava è una donna di 49 anni originaria delle Marche, ma che da tempo vive in provincia di Teramo. Dallo scorso 13 marzo, quando ha scoperto di aver contratto il Covid-19, è in malattia. Dopo 170 giorni e tre ricoveri in ospedale, il 19esimo tampone risulta ancora positivo al coronavirus. Una storia travagliata che le è costata anche un posto di lavoro.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo 170 giorni e tre ricoveri in ospedale, il 19esimo tampone risulta ancora positivo al coronavirus. È la travagliata storia di Nada Cava, una donna di 49 anni originaria delle Marche, ma che da tempo vive in provincia di Teramo. Dallo scorso 13 marzo, quando ha scoperto di aver contratto il Covid-19, è in malattia. Già in passato Nada si era rivolta alla stampa, lanciando un appello di aiuto: "Lavoravo in un supermercato. Dico lavoravo perché anche il posto è a rischio. Ero assunta a tempo determinato con la promessa del contratto a tempo indeterminato ad inizio agosto. Purtroppo, dopo tanta assenza il mio rapporto di lavoro potrebbe non proseguire", aveva raccontato circa un mese fa. Ed effettivamente quel lavoro da banconista Nada non lo ha più.

La donna ha infatti raccontato al Messaggero di aver perso il posto: "Spero finisca una volta per sempre questo incubo. Spesso penso e spero che si tratti solo di un brutto sogno e che appena mi sveglio mi rendo conto che non è mai accaduto. Purtroppo non è cos'", ha detto la donna. "Vivo da sola, sono separata e non percepisco alcun tipo di mantenimento dal mio ex marito. Amo il mio lavoro, anche perché è il mio unico sostentamento. Ma sto rischiando di non avere più uno e di perdere anche l’appartamento. Sto andando in depressione", aveva raccontato alcune settimane fa. Ora per fortuna sembrano esserci anche delle buone notizie: il titolare di un altro supermercato, venuto a conoscenza della sua storia, ha infatti deciso di offrirle un posto, sempre come banconista.

"Dovrei prendere servizio nel nuovo lavoro il prossimo due settembre. Ero ottimista e felice quando ho ricevuto la proposta, anche perché l'offerta mi è stata fatta i primi giorni di agosto. Allora tra me e me ho pensato di dare la mia disponibilità per settembre, in modo da non rischiare. Invece sono ancora positiva e nemmeno un miracolo può farmi negativizzare per il due. Spero solo di non perdere anche questa opportunità", ha spiegato Nada.

Lo scorso marzo la donna è rimasta ricoverata per quasi due settimane all'ospedale Mazzini di Teramo: è stata dimessa quando era ancora positiva. Poi la febbre è tornata. A causa della quarantena Nada non ha neanche potuto partecipare al funerale della madre e al matrimonio della figlia. Ricoverata una seconda volta, al reparto Covid dell'ospedale di Atri, ha continuato ad essere positiva: ma è diventata asintomatica ed è nuovamente tornata a casa.

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