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Quanto ci costano i ministeri? Quasi 1 miliardo al giorno

E’ il risultato del dossier del servizio bilancio del Senato. In un anno la spesa totale ammonta a 283 miliardi di euro. Sono queste le cifre su cui la spending review del governo Monti dovrà risparmiare, per evitare un ulteriore aumento dell’Iva ad ottobre.
A cura di Biagio Chiariello
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Quanto ci costano i Ministeri Quasi 1 miliardo al giorno

Entra nel vivo la prima fase della spending review e accende le polemiche per le spese dei Ministeri. E' attesa per oggi la presentazione delle linee guida del decreto legge alla base dell'operazione che dovrebbe assicurare risparmi per 5 miliardi di euro, a fronte di una prima stima di 4.2 miliardi (aumento reso necessario dagli effetti devastanti del terremoto in Emilia). L'obiettivo principale della spending review è evitare l'aumento dell'Iva previsto per ottobre, anche perché nei prossimi sei mesi si riuscisse a ridurre la spesa nelle cifre previste, si otterrebbe un risparmio strutturale di 8,5 miliardi di entro il 2013.

238 MILIARDI DI EURO, LA META' PER FARLI FUNZIONARE – Di quei 5 miliardi, tre miliardi dovrebbero arrivare dal taglio della spesa di cui si sta occupando il commissario Enrico Bondi. Il resto dovrebbe essere recuperato da ulteriori sforbiciate alla spesa corrente dei ministeri. A tal proposito, il servizio del bilancio del Senato ha fatto un po' di conti, giungendo ad un importo totale di 283 miliardi di euro (inclusi gli stipendi). Metà delle risorse, cioè 108 miliardi, servono a farli funzionare. Innanzitutto, sono stati evidenziati gli stanziamenti più consistenti rispetto al totale di quelli previsti per il 2012. Ad esempio i 79 miliardi trasferiti dal ministero dell'Economia a società pubbliche: 1,8 miliardi servono alle Ferrovie dello Stato, ad Anas e Enav; 4,3 miliardi vanno all’Inps a copertura del disavanzo fondo pensioni per il personale Fs. Interessante anche il contributo (1,4 miliardi) per rilanciare la lotta all’evasione fiscale e quello per la repressione di frodi e violazioni fiscali (2,6 miliardi). Curioso sapere che tra le voci di spesa c'è anche oltre un miliardo che va  alle confessioni religiose.

LE SPESE DEI MINISTERI – Il sempre discusso Ministero dell'Istruzione ha a disposizione 44 miliardi di euro. Ma la redistribuzione è un po' sbilanciata. Ben 40 vanno alle spese per l'istruzione scolastica, il resto tra università pubbliche (444 milioni), scuole paritarie (269 milioni) e università private (84 milioni). Qualche squilibrio anche sui 100 miliardi a disposizione del Ministero del Lavoro, di cui 98 versati per interventi di politiche sociali, mentre solo 300 milioni spesi per il funzionamento degli uffici territoriali. La Difesa costa, invece, 19 miliardi: 17 per il funzionamento e 1,9 miliardi sono destinati alla costruzione e all'acquisizione di impianti e servizi. La Giustizia pesa, invece, 7 miliardi di cui 3,2 sono impiegati per i tribunali e 848 milioni solo per le intercettazioni; il Viminale spende 11 miliardi, di cui 486 milioni servono per il  funzionamento delle Prefetture, 84 per i collaboratori di giustizia e 200 per i servizi accoglienza stranieri. E' il Ministero degli Esteri quello che spende meno: 1,7 miliardi. 579 milioni sono per il funzionamento della varie sedi della Farnesina, mentre altri 461 milioni per i contributi ad organismi internazionali.

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