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Non solo Roma e Torino: dove ha vinto il Movimento 5 Stelle

Nonostante si parli per ovvie ragioni quasi esclusivamente della presa di Roma e Torino, la vittoria del movimento fondato da Beppe Grillo è in realtà ancora più imponente: su venti ballottaggi che lo vedevano coinvolto, il M5s è riuscito a portarne a casa diciannove.
A cura di Claudia Torrisi
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Questa mattina sul blog di Beppe Grillo campeggia un titolo abbastanza esplicativo: "Ora tocca a noi". Il post è dedicato alla vittoria al ballottaggio del Movimento 5 stelle a Roma e Torino e alla conseguente elezione a sindaco di Virginia Raggi e Chiara Appendino, "un giorno storico", perché "da oggi cambia tutto". Il Partito democratico ha indiscutibilmente perso – se si fa eccezione per il risultato di Beppe Sala a Milano -, tanto che si è parlato di "sconfitta senza attenunati".

La Bbc ha scritto che si tratta di una "grande vittoria"  del "partito di protesta" del Movimento 5 stelle. Nonostante si parli per ovvie ragioni quasi esclusivamente della presa delle due città più importanti, l'affermazione del movimento fondato da Beppe Grillo è in realtà ancora più imponente: su venti ballottaggi che lo vedevano coinvolto, il M5s è riuscito a portarne a casa diciannove.

A Roma Raggi ha praticamente doppiato il candidato del Pd Roberto Giachetti, con il 67,15% contro il 32,85%. Una vittoria che già dal primo turno sembrava scontata. La partita dei dem nella Capitale non era per niente semplice: il Pd a Roma è uno dei partiti che è stato maggiormente coinvolto in Mafia Capitale, protagonista dello psicodramma della caduta di Ignazio Marino e simbolo di un groviglio di potere che per venticinque anni ha maneggiato poltrone e soldi in città. Per questo, non è azzardato pensare a Giachetti più come vittima sacrificale che come reale proposta, nonostante il candidato Pd, quando ieri sera i primi exit poll davano già la direzione del risultato, si sia addossato completamente la responsabilità della sconfitta. Il Movimento 5 stelle nella Capitale ha vinto anche nei territori: solo il primo e il secondo Municipio sono rimasti – dopo un testa a testa – a guida del centrosinistra, tutti gli altri hanno eletto nuovi minisindaci grillini.

Il secondo risultato importante del ballottaggio è quello di Torino, dove, dopo il vantaggio di Piero Fassino al primo turno, il Movimento 5 stelle si è imposto con 54,56% di Chiara Appendino. Il sindaco uscente ha ammesso la sconfitta, trovandone la ragione nel fatto che i voti della destra siano stati dirottati sul M5s: "L’elettorato di centrodestra ha fatto convergenza sulla Appendino. Questo deve far fare delle riflessioni al livello politico”, ha detto Fassino".

Una vittoria rilevante per il Movimento fondato da Grillo è quella ottenuta in Sardegna, a Carbonia, storica roccaforte rossa e simbolo della crisi economica e sociale con la vicenda del Sulcis. Al ballottaggio è passata Paola Massidda, che ha ottenuto quasi il 61% sul sindaco uscente. E anche a Cattolica (Rimini), dove per settant'anni ha governato il centrosinistra, da oggi ci sarà una guida a 5 stelle, con la vittoria di Mariano Gennari con il 56,32% dei voti.

Un sindaco grillno anche a Castelfidardo (in provincia di Ancona), dove al ballottaggio c'è stato un ribaltone che ha eletto primo cittadino Roberto Ascani, a scapito di Henry Adamo di Solidarietà Popolare, gruppo al governo da diciannove anni; a Pisticci, in Basilicata, dove Viviana Verri ha battuto il Pd diventando la prima cittadina M5s della regione; a Pinerolo (Torino), con la vittoria di Luca Salvai, con il 57,3%; e a San Mauro Torinese (Torino), dove il candidato grillino ha battuto quello del centrodestra. A Chioggia (Venezia) Alessandro Ferro ha battuto con il 59,8% il candidato del centrodestra e sindaco uscente; mentre a Vimercate, in Brianza, l'esponente del Movimento 5 stelle, Francesco Sartini, ha battuto per appena 30 voti il Pd.

Nel Lazio diversi comuni hanno scelto un sindaco del movimento di Beppe Grillo: ad Anguillara ha vinto Sabrina Anselmo, contro il centrodestra di Antonio Pizzagallo; a Nettuno Angelo Casto ha raggiunto quasi il 70% delle preferenze; a Genzano Pd sconfitto da Daniele Lorenzon, così come a Marino, dove è stato eletto sindaco il grillino Carlo Colizza, con il 67,57% dei voti, a fronte del 32,43% della candidata dem. In Puglia vince il M5s a Noicattaro, in provincia di Bari, dove Raimondo Innamorato ha totalizzato il 70% sul centrosinistra; a Ginosa (Taranto) il candidato grillino ha rotto l'egemonia del centrodestra che nel comune durava da diversi anni.

E poi c'è il caso Sicilia, dove il Movimento 5 stelle ha vinto in tutti e tre i comuni in cui era impegnato nel ballottaggio: ad Alcamo (Trapani), Porto Empedocle (Agrigento) e Favara (Agrigento), tutti con percentuali di oltre il 70% delle preferenze. Una sorta di plebiscito – cui si somma il risultato del primo turno, con la vittoria a Grammichele (Catania) – che conferma l'avanzata dei grillini sull'isola. Tanto che il loro leader all'Assemblea regionale Giancarlo Cancelleri ha parlato di voler "lanciare un'opa per puntare senza mezzi termini alla conquista della Regione", che potrebbe essere la prima a guida 5 stelle.

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