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Violentata per anni dal marito e dai fratelli in una cantina: “Pagavano 4€ per farci sesso”

La Polonia è sotto choc. Mariusz Sz è stato condannato a 25 anni di carcere per aver violentato sua moglie e averla rinchiusa in una cantina della loro casa nel piccolo villaggio di Parszczyce per almeno due anni. La donna sarebbe stata venduta dal marito anche ad altre persone e stuprata con una borsa sulla testa.
A cura di Biagio Chiariello
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Un uomo è stato condannato a 25 anni di carcere per aver imprigionato la moglie in una cantina al buio dove è stata violentata da lui e dai suoi fratelli. È un fatto che ha sconvolto l’intera Polonia quello che si è verificato nel piccolo villaggio di Parszczyce nel Voivodato di Pomerania, nel nord del Paese. Mariusz Sz avrebbe abusato della moglie nel periodo tra il 2006 e il 2010. Per almeno due anni la donna è stata tenuta rinchiusa nel loro seminterrato. Una vicenda che ricorda quella della "casa degli orrori" dell'austriaco Josef Fritzl.

La vittima, che non è stata nominata nei rapporti, è stata picchiata, affamata e ripetutamente violentata dall’uomo – soprannominato, appunto, ‘Il Fritzl polacco’ dai media locali – e presumibilmente dai suoi due fratelli e da un amico. Nella sentenza iniziale del giugno 2017, la giudice Marta Urbanska ha sottolineato che la donna "è stata imprigionata in una cantina fredda e buia, in cui le è stata negata la possibilità di prendersi cura della sua igiene personale e la possibilità di occuparsi dei suoi bisogni fisiologici”. E ha aggiunto: "Era affamata, costretta a mangiare con le mani legate in posizione inginocchiata. I pasti erano preparati in un modo che negava la sua dignità".

I due fratelli di Marius Sz, Andrzej e Marian, e il loro amico Tadeusz B. sono stati accusati di aver stuprato la vittima mentre era detenuta e dovranno affrontare un minimo di tre anni e un massimo di 15 anni se giudicati colpevoli, secondo Grazyna Wawryniuk, portavoce dell'ufficio del procuratore di Danzica. Tutti e tre si sono dichiarati non colpevoli. Secondo le ricostruzioni Mariusz Sz. aveva ‘affittato' sua moglie per poco più di “4,5€”.Le mettevano una borsa in testa e lasciava che gli uomini che pagavano la violentassero”, si legge nel rapporto. Alla fine la sventurata è riuscita a fuggire dalla cantina e chiamare sua madre perché temeva per la sicurezza delle sue due figlie, una delle quali, a 4 anni, sarebbe stata a sua volta abusata sessualmente.

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