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Vatileaks, Papa Francesco: “Rubare documenti reato e atto deplorevole”

Al termine dell’Angelus in piazza San Pietro Papa Francesco ha parlato del nuovo scandalo in Vaticano. “Voglio assicurarvi che questo triste fatto non mi distoglie dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti”, così Bergoglio ai fedeli.
A cura di Susanna Picone
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È un Papa Francesco piuttosto arrabbiato e deluso quello apparso oggi in piazza San Pietro e che, al termine dell’Angelus, ha voluto parlare apertamente del nuovo scandalo in Vaticano. “A proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati” – così Bergoglio richiamando il caso Vatileaks 2 – “rubare quei documenti è un reato, un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio e quei documenti, io e i miei collaboratori, già li conoscevamo bene. E sono state prese delle misure che hanno cominciato a dare dei frutti, alcuni anche visibili”. “So che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati”, ha precisato il Papa ricordando però che la riforma andrà avanti con l’aiuto di tutti.

Dunque Papa Francesco ha voluto rassicurare i fedeli. “Voglio assicurarvi – ha detto il pontefice – che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi e di tutta la Chiesa. Perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana”. “Vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza”, ha poi salutato tutti i fedeli.

Bergoglio ha anche ricordato che oggi in Italia si celebra la Giornata del Ringraziamento, che quest'anno ha per tema “Il suolo, bene comune”. “Mi associo ai Vescovi nell'auspicare che tutti agiscano come amministratori responsabili di un prezioso bene collettivo, la terra, i cui frutti hanno una destinazione universale”, così Bergoglio dopo la preghiera dell’Angelus. “Sono vicino con gratitudine al mondo agricolo – ha aggiunto – e incoraggio a coltivare la terra in modo da custodirne la fertilità affinché produca cibo per tutti, oggi e per le generazioni future”.

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