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Uccide la figlia disabile. Ipotesi movente: non riusciva a sostenere i costi dell’assistenza

E’ accaduto a Meldola, in Romagna: l’uomo, 73 anni, dopo aver sparato alla figlia ha tentato di suicidarsi. Ora versa in condizioni disperate all’ospedale di Cesena.
A cura di Davide Falcioni
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Dramma familiare a Meldola, sull'appennino romagnolo: forse in preda alla disperazione un uomo ha ucciso con un colpo di pistola
la figlia disabile, una donna di 45 anni, poi ha rivolto l'arma contro se stesso, sparandosi alla testa ma riuscendo a sopravvivere pur rimanendo gravemente ferito. Soccorso, è stato trasportato all'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena dove ora lotta tra la vita e la morte. La tragedia, sulla quale indagano i Carabinieri della Compagnia di Meldola, si è consumata questa mattina intorno alle 8 in una casa della cittadina romagnola. L'uomo avrebbe ucciso la figlia all'interno del garage.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con due ambulanze, l'auto col medico a bordo e l'elimedica arrivata da Ravenna. I sanitari hanno tentato di rianimare la vittima, ma non c'è stato nulla da fare, non potendo fare altro che constatarne il decesso. Il padre invece è stato soccorso e trasportato al Trauma Center dell'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena con l'eliambulanza. Le condizioni dell'uomo, di 73 anni, sono disperate. Sul luogo del delitto sono intervenuti i Carabinieri meldolesi, col comandante di Compagnia Filippo Cini, il luogotenente Gino Lifrieri, alla guida del Nucleo Operativo e Radiomobile, il colonnello Luca Politi, il comandante provinciale, e il pm di turno, Federica Messina.

Le motivazioni che hanno spinto il 73enne a uccidere la figlia e tentare il suicidio sono ancora da chiarire. L'ipotesi al momento più probabile sarebbe quella dei problemi economici derivanti dai forti costi, forse diventati insostenibili, delle cure assistenziali di cui aveva bisogno la donna. Secondo quanto ricostruito, attorno alle 8 di stamattina il padre ha accompagnato la figlia, cerebrolesa dalla nascita a seguito di complicanze durante il parto, sotto casa, in attesa dell'arrivo dell'auto che avrebbe dovuto accompagnarla nella struttura assistenziale che la seguiva. Dopo averla portata nel garage però le ha sparato e l'ha uccisa.

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