Travolto e ucciso da una forma di Parmigiano: risarcimento di 90mila euro
E’ una tragedia assurda quella che nell'aprile 2012 colpì Nello Piovani: il 73nne si trovava nella sua ditta di stagionatura di formaggi, a Traversetolo (Parma), quando fu ucciso da una forma di Parmigiano Reggiano da 40 kg che stava spostando da una scaffalatura. Ora per quel drammatico incidente sul lavoro è stato condannato a 6 mesi di reclusione per omicidio colposo (pena sospesa) il titolare dell'impresa che fornì al caseificio il macchinario per la spazzolatura automatica delle forme. Alla famiglia di Piovani, che si è costituita parte, una provvisionale di 90mila euro.
Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri e dagli specialisti della Medicina del lavoro subito intervenuti sul posto dopo l’incidente, sembra che il 73enne fosse stato colpito alla testa da una forma di Parmigiano caduta da alcuni metri d’altezza. Un colpo violentissimo, tanto da rendere inutili i primi soccorsi prestati dai colleghi che stavano lavorando con lui, poi dallo staff sanitario del 118 di Traversetolo e da quello arrivato con l’elisoccorso da Parma. L’uomo era spirato in pochi minuti.
Nel corso del processo è stato dimostrato che il macchinario che permetteva di girare le forme di formaggio e di spazzolarle in modo automatico non era dotato di un sistema di sicurezza, previsto dalla normativa europea. Mancanza che sarebbe stata concausa dell'infortunio mortale. Come richiesto dal pm Laila Papotti, il giudice ha quindi pronunciato una sentenza di condanna nel confronti del produttore dell'impianto, un 74enne veneto