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Terremoto Centro-Italia, nonna Peppina torna finalmente nella sua casetta di Fiastra

La 96enne Giuseppa Fattori costretta a lasciare prima la sua abitazione per colpa del terremoto e poi la vicina casetta di legno per questioni burocratiche, torna nella casetta undici mesi dopo il provvedimento di sequestro del giudice per mancanza di autorizzazione paesaggistica.
A cura di Antonio Palma
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Torna finalmente a casa nonna Peppina, la 96enne Giuseppa Fattori costretta a lasciare prima la sua abitazione a  San Martino di Fiastra, nel Maceratese per colpa del terremoto e poi per motivi burocratici anche quella di legno fatta costruire dai suoi familiari vicino a quella principale. Dopo 11 mesi tra promesse, battaglie  legali e proteste, infatti, l'anziana donna nella giornata di mercoledì potrà rimettere finalmente piede nella casetta da cui aveva dovuto allontanarsi per un ordine di sequestro per abusivismo edilizio. ‘Peppina' sarà accompagnata a casa direttamente dalla Residenza sanitaria assistenziale di Castelfidardo dove era stata ricoverata per un periodo riabilitazione dopo la frattura di un polso.

Anche se la procura aveva dato parere favorevole al dissequestro della casetta già nei giorni scorsi, infatti,  nonna Peppina non aveva potuto festeggiare visto che era ancora in ospedale ma ha detto subito che no vedeva l'ora di tornare. A farle compagnia inizialmente saranno le sue due figlie Agata e Gabriella. Quest'ultima dovrebbe rimanere con la madre per qualche giorno, poi ci sarà un'amica di famiglia. I familiari però stanno cercando una persona che possa assistere la donna "e che ami la solitudine e la montagna" di San Martino da dove Nona Peppina non si è mai voluta allontanare. La 95enne, pur di rimanere nella frazione dove è sempre vissuta, infatti, dopo il terremoto era tornata nel container rimasto dal sisma del 1997, senza acqua né riscaldamento. I familiari, non riuscendo a convincerla ad andare con loro, le avevano costruito una casetta in legno, che però era stata messa sotto sequestro perché priva di autorizzazione paesaggistica.

"Non sono previsti festeggiamenti, perché come ho già avuto modo di ripetere più volte il provvedimento arriva troppo tardi per essere accolto con gioia e come risposta efficace ai bisogni di una persona che adesso ha quasi 96 anni" ha commentato la figlia Agata, ricordando: "Lei sta un pochino meglio, ha comunque trascorso l’estate in un ospedale e in una Rsa. Mia madre torna in condizioni fisiche certamente non buone e non può esserci festa. Lei comunque è contenta ma la nostra gioia è limitata dalla triste constatazione che il dolore che avremmo voluto evitare ha prodotto già i danni temuti.

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