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Terremoto Centro-Italia, nonna Peppina è salva: potrà tornare nella sua casetta di legno

Era stata mandata via poiché la struttura di legno, costruita dalle figlie a Fiastra (Macerata) vicino allʼabitazione distrutta dal sisma che ha colpito, era considerata abusiva. Ora è stata regolarizzata. Salvini. “Sono contento. Ma continuerò a vigilare”
A cura di Biagio Chiariello
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Alla fine Nonna Peppina, al secolo Giuseppa Fattori, 95 anni, terremotata a San Martino di Fiastra, nel Maceratese, potrà tornare nella casetta di legno abusiva costruita da lei dai familiari nel giardino di casa. La decisione è arrivata dalla Commissione Speciale sul decreto legge Terremoto che contiene misure per popolazioni del Centro Italia, interessate dal sisma che sconvolse il Centro Italia nel 2016. Vengono dunque regolarizzate le costruzioni diffusesi nel cratere del terremoto, specialmente nelle Marche.

La vicenda aveva catalizzato l’attenzione dei media proprio perché tra le protagonista c’era quella vecchina che per mesi si è battuta affinché le venisse riconosciuto il diritto di poter dormire sotto quelle mura costruitele dai suoi familiari. Peppina torna così in quell'alloggio provvisorio nato dopo le scosse che hanno reso inagibile l'abitazione in cui ha vissuto per 70 anni, messo sotto sequestro l'8 ottobre dalla procura di Macerata perché costruito in un'area a rischio idrogeologico, e soggetta a vincolo paesaggistico. Il testo ora passerà all’esame del Senato, la prossima settimana. Poi dovrebbero volerci altre due settimane, per la commissione della Camera e infine per la Camera. In questo modo la legge sarà definitivamente in vigore, salvando in pratica tutti quelli che, con le case distrutte e nell’impossibilità di abbandonare le zone terremotate, si sono trovati una soluzione da soli.

Sulla questione è intervenuto pure il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Sono felice per nonna Peppina e per tutte le persone che si trovano nella sua situazione – ha detto –. Per mesi mi sono occupato e ho seguito la vicenda personalmente. Oggi posso dire evviva. Ma continuerò a vigilare”. “A fine maggio – spiega l’onorevole Tullio Patassini, della Lega – uno degli ultimi atti del Governo Gentiloni fu un decreto legge sul terremoto. Ora quel testo stringato è alla commissione speciale del Senato, per essere convertito in legge. Ma è stato arricchito con una serie di provvedimenti, tra i quali quelli relativi alle casette abusive sorte dopo le scosse del 2016. La norma ora prevede la non applicabilità delle sanzioni, e l’inefficacia delle ordinanze di demolizione e dei sequestri delle strutture provvisorie, fino a quando le abitazioni lesionate non saranno ricostruite. Una volta che saranno sistemate le case, poi, roulotte, container e casette provvisorie dovranno essere eliminate. Il messaggio è chiaro: per evitare lo spopolamento di queste aree sono necessarie le scuole e le imprese. E’ stato commovente tra l’altro vedere come i ragazzi fossero curiosi di incontrarlo, desiderosi di vederlo” dice Patassini.

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