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Terremoto, nonna Peppina ricoverata in ospedale: la 95enne è ancora fuori dalla casetta

Allʼanziana non è ancora stata dissequestrata la casa costruita dai parenti e per questo viveva in un hotel. La settimana scorsa si era lussata un polso, per questo motivo i familiari hanno chiamato il 118.
A cura di Biagio Chiariello
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Da oggi pomeriggio Nonna Peppina, al secolo Giuseppa Fattori, la 95enne marchigiana diventata simbolo dei terremotati, è ricoverata per accertamenti all’ospedale di Camerino. La anziana – che da una quindicina di giorni soggiornava a Polverina, in un albergo, assistita da un’amica – si trovava a San Martino di Fiastra, quando la figlia Agata ha deciso di chiamare i sanitari. La settimana scorsa, Peppina si era lussata un polso. Un infortunio che ha aggravata le già precarie condizioni della donna, provata soprattutto dal fatto di non essere ancora riuscita a tornare nella sua casetta in legno, realizzata per lei dai suoi familiari e ritenuta abusiva, in attesa del dissequestro. Peppina era stata costretta a vivere in albergo perché l’abitazione ritenuta abusiva a Fiastra, ora sanata, ha ancora i sigilli, mentre il vecchio container dove si appoggiava è stato rimosso per evitare il sequestro.

Da circa un mese quella casetta ‘abusiva’ è diventata legale con l’approvazione in Commissione Speciale del decreto legge Terremoto che contiene misure a favore delle popolazioni del Centro-Italia, interessate dagli eventi sismici del 2016. Il decreto legge prevede la regolarizzazione delle casette di legno abusive che si sono diffuse nel cratere del terremoto, una vicenda ribattezzata proprio da colei che è diventata il simbolo dei terremotati "la questione di nonna Peppina“. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è detto soddisfatto per la conversione in legge del Dl Terremoto e “felice” per la 95enne marchigiana. “Era doveroso da parte mia essere qui per ringraziare i deputati e i senatori che ci hanno permesso di passare dalle parole ai fatti. Sono felice per nonna Peppina,” ha detto il vicepremier, aggiungendo che conta “di tornare presto da lei, e per le altre migliaia di persone a cui è stata resa giustizia e per chi ha tenuto duro. Se ci sono migliaia di cittadini italiani che non saranno più gli ultimi è per me un momento di gioia”

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