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Teramo: mamma dona un rene alla figlia e le salva la vita

Rita, una donna di 52 anni di Civitella del Tronto, ha donato un rene alla figlia malata e le ha salvato la vita, risparmiandole anche anni di dialisi e la lunga attesa di un trapianto.
A cura di Davide Falcioni
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Si dice che un genitore sarebbe disposto anche a dare la vita per un figlio: prova ne è la storia di Ylenia Lucidi, una donna di 29 anni di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, che deve la vita alla madre Rita.

Alla ragazza, che gestisce un bar a Sant'Egidio alla Vibrata, nel corso di un esame medico di routine è stata diagnosticata una malattia ai reni: gli organi avevano assunto dimensioni ridotte, tali da non funzionare correttamente compromettendone gravemente la salute e costringendola alla dialisi.

Solo un trapianto avrebbe consentito a Ylenia di condurre un'esistenza normale, ma di fronte all'eventualità di dover attendere mesi o anni la madre Rita ha colto al balzo l'opportunità illustratale dai medici, quella di diventare lei stessa donatrice. Dopo essersi consultata con la dottoressa Giuseppina Bardini, Rita, 52enne e donatrice compatibile, non ci ha pensato su due volte e si è sottosta all'asportazione di un rene. L’operazione eseguita presso l’ospedale “San Bortolo” di Vicenza dal gruppo del dottor Oscar Banzato ed è riuscita alla perfezione; sia Rita che la figlia Ylenia stanno bene.

"Quando ho saputo che mia figlia necessitava di un trapianto non ho esitato un attimo nel propormi. Per me è stata una cosa naturale", ha raccontato a Il Centro Rita. "Ci hanno controllate dalla testa ai piedi, sottoponendoci a ogni tipo di esame", aggiunge Ylenia, "ho dovuto fare per sei mesi anche una dieta aproteica, è stato uno dei momenti più duri e, per assurdo, non vedevo l’ora arrivasse il giorno dell’operazione. Tutto fortunatamente è andato bene. Avevo paura di non svegliarmi e credo di aver anche sognato di non riuscire a farlo. Ma appena ho aperto gli occhi stavo bene, non avvertivo dolori. Solo dopo un giorno e mezzo ho potuto riabbracciare mio padre Nino e il mio fidanzato Tonino".

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