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Taglio cuneo fiscale: spunta l’ipotesi di un bonus di 250 euro in busta paga

Il Governo ragiona sul piano da 5 miliardi di euro per la riduzione del cuneo fiscale: i salari potrebbero aumentare di 250 euro l’anno.
A cura di Redazione
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Passata la tempesta, il Governo torna a concentrarsi sulle scadenze a breve termine. In particolare Saccomanni e Letta continuano a lavorare alla cruciale legge di stabilità, provvedimento in cui dovranno trovare posto misure complesse e, tra l'altro, molto diverse tra loro per ambito, portata ed incidenza. Determinante, ai fini dell'impostazione complessiva della legge, sarà la forza con la quale il Governo interverrà sul taglio del cuneo fiscale (ovvero la differenza fra il costo per il datore di lavoro e la componente che materialmente viene assegnata al lavoratore).

Le ultime indiscrezioni, rilanciate da Michele Di Branco che sul Messaggero cita fonti sindacali, si partirà con il "taglio all’Irap e ai contributi Inail pagati dalle imprese e aumento delle detrazioni Irpef concentrato sulle fasce medio-basse". Un piano da 5 miliardi di euro che "potrebbe far lievitare il peso medio annuo dei salari nelle ipotesi più ottimistiche di 250 o addirittura 300 euro. Una iniezione di denaro una tantum da concentrare in una sola mensilità (in Via XX Settembre ipotizzano un mese tra giugno e luglio) in modo da rendere visibile il beneficio che invece, spalmato su tutto l’anno, passerebbe quasi inosservato".

Resta ovviamente molto da lavorare sulle coperture, anche se le ipotesi vogliono costi "divisi a metà" fra governo e imprese. In tal senso, decisivi risulteranno i confronti diretti che nei prossimi giorni il Governo avrà con imprese e sindacati.

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