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Svolta per la Libia: La Francia riconosce i ribelli come legittimi rappresentati del popolo

Una notizia appresa con ira a Tripoli che ora minaccia di rivelare un “grave segreto” legato al presidente Sarkozy.
A cura di Biagio Chiariello
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Un "grave segreto" che porterà alla caduta del presidente francese Nicolas Sarkozy. E' quanto i media dello stato libico riferiscono dopo che la Francia ha ufficialmente riconosciuto "come rappresentante legittimo del popolo libico il Consiglio Nazionale di Transizione" contro Mu'ammar Gheddafi. Un comunicato "urgente", quello dell'agenzia di stampa libica Jana,  giunto non a caso subito dopo che la Francia è diventata il primo paese a riconoscere ufficialmente l'auto-proclamazione del Consiglio nazionale dei ribelli.

"L'agenzia di stampa libica è a conoscenza di un segreto grave che innescherà la caduta di Sarkozy, forse la sua prova in relazione a finanziamenti per la sua campagna presidenziale," asserisce la televisione di stato.

Oggi il presidente francese e i leader dell’opposizione in Libia, Mahmud Jibril e Ali Essaw (nella foto) hanno tenuto un incontro a Parigi. “La Francia ci identifica come rappresentanti legittimi del popolo libico” asserisce Jibril.  "Sulla base di questo riconoscimento, stiamo per inaugurare una missione diplomatica, e un ambasciatore dalla Francia sarà inviato a Bengasi," una città chiave in mano ai ribelli, ha aggiunto Ali Essaw. Iniziano ad essere accolti, dunque, gli appelli dei ribelli che imploravano l'aiuto della comunità internazionale.

Nei prossimi giorni ci saranno altre riunioni tra i rappresentati dei due paesi “definire strategie diplomatiche”. Per il Consiglio Nazionale del paese nordafricano, la Francia ha agito in maniera più efficiente rispetto altri paesi della Comunità europea. L'incontro – il primo tra un Capo di Stato o governo europeo con i rappresentanti delle autorità ribelli – è avvenuto alla vigilia del vertice straordinario dell’Ue convocato venerdì a Bruxelles per discutere la crisi libica, su richiesta di Francia e Gran Bretagna.

Il portavoce del Consiglio nazionale libico, Mustafa Gheriani, ha detto di aspettarsi  che le altre nazioni occidentali presto seguino l'esempio francese.
"Ci aspettiamo azioni simili anche dall'Italia e dall'Inghilterra", ha detto Gheriani.

Anche da Strasburgo intanto è arrivata la richiesta, in una risoluzione promossa a vastissima maggioranza dal parlamento dell'UE, che i governi europei riconoscano l'opposizione libica e cooperino per l'istituzione di una no-fly-zone sui cieli della Libia.

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