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Strada dei Parchi conferma: il traforo del Gran Sasso resterà chiuso dal 19 maggio

Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, conferma l’intento di chiudere il traforo del Gran Sasso nel tratto fra Assergi e Colledara-San Gabriele, in entrambe le direzioni, a partire dal 19 maggio prossimo. Fonti della società hanno anche risposto al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, che ha definito la chiusura del traforo “un atto irresponsabile”.
A cura di Susanna Picone
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Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, a partire dalla mezzanotte del prossimo 19 maggio, chiuderà il traforo del Gran Sasso, sull’A24, nel tratto fra Assergi e Colledara-San Gabriele, in entrambe le direzioni. Una decisione che sta scatenando delle polemiche. La società ha presentato un piano in una riunione svoltasi venerdì in Prefettura a Teramo, presenti tutti gli enti e i soggetti coinvolti, che prevede l'utilizzo della viabilità ordinaria, ovvero la Ss 80 con il Passo delle Capannelle. Fonti della società hanno anche risposto al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che aveva definito la chiusura del traforo “un atto irresponsabile” e chiesto al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli di valutare la revoca della concessione a Strada dei Parchi “costituendo la condotta della società una giusta causa di risoluzione per inadempimento”. Secondo Strada dei Parchi, in base a quanto emerso dal piano presentato in riunione, non ci sarebbe alcun rischio per i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn perché viene garantito l'accesso ai Laboratori a determinate condizioni, tra cui l'impiego di auto elettriche.

Polemica per la chiusura del traforo del Gran Sasso

“Giù le mani dall'autostrada, non accettiamo la minaccia di Strada dei parchi. Chiudere il traforo del Gran Sasso dal 19 maggio significherebbe recare un danno gravissimo a un territorio già duramente colpito dai terremoti e isolarlo dal resto d'Italia. Strada dei Parchi deve ricordare che l'autostrada è pubblica e quindi dei cittadini, la società ne ha solo la gestione”, così è intervenuto sulla vicenda il sottosegretario ai Beni Culturali, Gianluca Vacca. “Il traforo è un'arteria di comunicazione fondamentale per l'Abruzzo – ha spiegato – e non può essere chiusa. Sono in contatto con il Mit e con gli organismi competenti per scongiurare questa scelta. Qualora ci fosse una cieca ostinazione del gestore verso la chiusura, chiederò con forza al Mit di valutare se ci sono i requisiti per la revoca immediata della concessione, e so che il ministero valuterebbe con molta attenzione questa ipotesi. Ora basta”.

“Arrivare alla chiusura perentoria di un tratto autostradale che divide in due la regione e rischia di isolare le aree interne, significa sacrificare e penalizzare solo e soltanto i cittadini che loro malgrado devono percorrere l'autostrada a costi elevati, tra i più alti d'Italia, per motivi di lavoro e necessità”, il commento in una nota del presidente del consiglio comunale dell'Aquila, Roberto Tinari (Forza Italia). Tinari parla di “un atto sconsiderato e inaccettabile della Società Sdp che mette in clamorosa evidenza il fallimento della politica di Governo e della concessionaria delle A24 e A25”. Secondo Tinari, "soluzioni così drastiche e penalizzanti non sono e non possono essere giustificate e, se adottate, non fanno altro che dimostrare la totale irresponsabilità dei soggetti interessati, Strada dei Parchi e Governo in carica, incapaci di trovare nei tempi e nei modi sperati la giusta e dovuta soluzione".

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